Il festival di Salisburgo, una storia di tradizione e regie innovative: il focus nell’App de «la Lettura»

di Redazione Cultura

Nell’inserto in edicola e App l’intervista di Valerio Cappelli al direttore artistico Markus Hinterhäuser, con un extra digitale che ripercorre alcune tappe fondamentali di questa manifestazione nata nel 1920

Il festival musicale più importante al mondo si svolge nella città austriaca di Salisburgo. A questa manifestazione, nata nel 1920 e diretta per trent’anni da Herbert von Karajan, è dedicato il Tema del Giorno dell’App del supplemento (scaricabile da App Store e Google Play) di martedì 19 luglio, a cura di Valerio Cappelli. Che ne delinea la storia, ricordando i nomi dei vari direttori che si sono succeduti nel tempo, dagli anni Novanta di Gérard Mortier — il dopo Karajan —, a oggi, passando per Peter Ruzicka, Jürgen Flimm, Alexander Pereira. Le parole chiave che hanno sempre caratterizzato il festival sono: contemporaneità, sperimentazione, inalterata qualità dei musicisti, con i Wiener Philharmoniker in «residenza». Le novità negli anni sono state le regie innovative e provocatorie che hanno acceso ulteriormente i riflettori sul festival. Fra gli italiani in questi anni è spiccata la presenza del regista Damiano Michieletto, diventato in breve tempo uno dei più richesti della scena internazionale. Sul nuovo numero del «la Lettura», il #555 — in edicola e nell’App del supplemento (scaricabile da App Store e Google Play) — si può inoltre leggere l’intervista , realizzata dallo stesso Cappelli, al direttore artistico del festival di Salisburgo Markus Hinterhäuser.

Oltre al Tema del Giorno e al numero più recente dell’inserto in anteprima già al sabato, l’App de «la Lettura»» offre anche tutto l’archivio dal 2011. Abbonarsi costa 3,99 euro al mese o 39,99 l’anno, con una settimana gratuita. La sottoscrizione si può avviare anche da desktop a partire da questa pagina. Per gli abbonati, i contenuti sono visibili anche da pc e Mac a partire dalla propria pagina Profilo. Inoltre, un anno di abbonamento all’App può essere regalato via web da qui o acquistando una Gift Card nelle Librerie.coop.

Nella sezione Temi sono disponibili anche un focus extra curato da Paolo Conti e dedicato ai cinquant’anni dalla scoperta dei Bronzi di Riace e ad una nuova teoria sulla loro coloratura originaria (qui il video). Guido Rosa inoltre dedica alle statue una graphic novel sul numero de «la Lettura» #555 in edicola e nell’App. Un altro tema è invece a cura di Severino Colombo, che si occupa di tutti i mondi di Harry Potter in occasione dell’uscita del terzo capitolo di Animali fantastici il 19 luglio in contemporanea mondiale (ne parla lo stesso Colombo su «la Lettura» #555 in edicola e nell’App). Sempre nei Temi è disponibile inoltre un focus curato da Ida Bozzi sul ritorno dei grandi protagonisti del thriller in libreria per l’estate.

Per quanto riguarda il nuovo numero, il supplemento #555 si apre con uno speciale dedicato al riscaldamento globale che offre visioni innovative sugli equilibri uomo-natura. Lo scrittore francese Camille de Toledo (autore de Il fiume che voleva scrivere, Neri Pozza) spiega come ripensare il rapporto con i corsi d’acqua, fino a dotarli di concreti diritti anche legali, nell’intervista di Antonio Massarutto; e il docente americano Stephen J. Pyne suggerisce che clima e incendi siano la firma dell’era presente, il Pirocene (cioè l’età del fuoco), titolo del suo saggio edito da Codice e recensito da Danilo Zagaria. Sui temi dell’acqua nell’antichità e del fuoco nell’arte scrivono la classicista Donatella Puliga, che racconta simboli e miti delle acque e del Mediterraneo, e Stefano Bucci, che evoca la fascinazione delle fiamme per gli artisti di ogni tempo, cui è dedicata anche la mostra On Fire alla Fondazione Cini di Venezia.

Scrittore affascinante e pervasivo, capace di trasformare il lettore: è Marcel Proust, di cui si celebra nel 2022 il centenario della morte. «Quando ti entra dentro non ti lascia più in pace»: così ne scrive su «la Lettura» Alessandro Piperno, che all’autore ha dedicato il saggio Proust e gli altri (in uscita a settembre per Mondadori) e sul supplemento rievoca il suo primo incontro con la Recherche, il libro che gli donò un compagno di liceo, e tutti gli altri doni intellettuali ed emotivi che ne sono venuti. Tra i libri, un personaggio realmente esistito nell’Ottocento, un uomo che nel sonno percorse centinaia di chilometri, fu raccontato nel secolo scorso da Philippe Tissié (1852-1935) di cui Quodlibet pubblica Il caso clinico del viaggiatore sonnambulo: ne scrive Giorgio Vasta.

L’inserto racconta anche altri anniversari. Compie 900 anni la cattedrale di Piacenza, dove Arturo Carlo Quintavalle in un articolo va sulle tracce delle sculture attribuibili a Wiligelmo che decorano la chiesa. E 50 anni fa furono ripescati dal Mar Ionio i Bronzi di Riace: mentre si preparano le celebrazioni in Calabria, «la Lettura» dedica loro la graphic novel di Guido Rosa.

Chiude il numero l’ampia intervista di Teresa Ciabatti a Giuseppe Misso, camorrista da molti anni collaboratore di giustizia, che ha scritto un romanzo autobiografico e sta preparando un nuovo libro. Nell’intervista racconta la sua storia criminale ma anche familiare. Spiegando in particolare il suo rapporto di affetto con la figlia transgender, e parlando di ciò che accadeva «prima» ai figli gay dei boss: «Scomparivano». Ma adesso, dice, questo non accade più.

15 luglio 2022 (modifica il 18 luglio 2022 | 20:55)

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, 2022-07-18 19:22:00, Nell’inserto in edicola e App l’intervista di Valerio Cappelli al direttore artistico Markus Hinterhäuser, con un extra digitale che ripercorre alcune tappe fondamentali di questa manifestazione nata nel 1920, Redazione Cultura

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