Il giudice dei minori attacca le serie Tv sulla camorra: Mare Fuori e Gomorra vergognose, mitizzano le mafie

Il presidente del tribunale dei minorenni di Trento, Giuseppe Spadaro, ha espresso forti critiche nei confronti delle serie televisive che glorificano il mondo della mafia.

Le dichiarazioni sono state fatte durante la cerimonia di premiazione del premio “Dodò Gabriele” a Crotone, evento che ricorda il bambino tragicamente ucciso in un agguato di mafia.

Le serie come “Gomorra” e “Mare Fuori” sono state particolarmente chiamate in causa per il loro grande successo di pubblico, soprattutto tra gli adolescenti. “Mitizzano i criminali in una fase della vita in cui fate delle scelte. Fase in cui, lo sappiamo perché lo abbiamo fatto tutti, si è portati a trasgredire,” ha detto Spadaro.

Secondo il presidente, il vero problema è il messaggio pedagogico devastante che queste serie trasmettono. “Io mi domando perché voi siete attratti da quei modelli anziché da Rosario Livatino,” ha affermato, riferendosi al magistrato ucciso dalla mafia nel 1990.

Spadaro ha sollecitato una riflessione profonda sul tipo di modelli che la società offre ai giovani. “È lì che lo Stato vincerà e la mafia verrà sconfitta. Quando un ragazzo sarà attratto da Libera o da quello che fanno i magistrati ci sarà la vittoria. Il coraggio è studiare ed emergere nonostante tu sia nessuno”, ha concluso.

In un’era in cui l’entertainment spesso si fonde con la realtà, queste dichiarazioni pongono l’accento sull’urgenza di promuovere un’educazione responsabile e modelli di riferimento positivi. Esse lanciano una sfida tanto ai produttori di contenuti quanto agli educatori: il futuro è nelle mani dei giovani, e il loro orientamento morale è più influenzabile di quanto si possa pensare.