Il gran ritorno di Charlène con Alberto al gala della Croce Rossa 2022

di Enrica Roddolo

Una serata con concerto per la Croce Rossa, al posto del Ballo delle origini. Stile sportivo come piace alla principessa che «piano piano» torna a riappropriarsi della vita

E’ l’attesa serata di Charlène, il primo galà mondano dell’estate di Monaco con protagonista la principessa che tanta apprensione ha destato nel Principato un anno fa. Il gran ritorno di Charlène – 11 anni dopo il suo primo Ballo della Croce Rossa nel 2011 vestita di un abito fucsia.

La principessa è arrivata, abbronzata, vestita di un abito color argento, accompagnata dal principe Albrto in blazer e cravatta rossa. Niente black tie per il primo gala della principessa che ama uno stile rilassato e informale.

Un anno fa, per la prima volta, lo storico Ballo della Croce Rossa si era trasformato non più in un Ballo– impossibile in tempi di pandemia – ma in un concerto: una serata pensata come riconoscimento verso gli operatori sanitari del Principato che hanno lottato contro la pandemia. E, assente Charlène all’estero per curarsi, era stato Alberto con la famiglia Grimaldi al gran completo a festeggiare nella timida ripresa post pandemia l’attività della Croce Rossa. A fare gli onori di casa un anno fa con Alberto, la sorella Caroline, i figli Andrea e Pierre, la sorella Charlotte con Beatrice Borromeo e anche il fratello della Princesse Charlène, Gareth Wittstock nel glamour immancabile nell’estate di Monaco nella nuova Place du Casinò resa pedonale. Questa sera invece la protagonista più attesa è lei Charlène tornata progressivamente alla normalità. «Piano piano», come ha detto una settimana fa al Corriere il principe Alberto.

«Ci sentiamo tutti sollevati adesso che sta riprendendo la sua vita, “piano piano”», parole italiane per rendere l’idea del percorso verso la normalità della principessa che solo da qualche mese è tornata a farsi vedere: la prima foto alla Rocca a Pasqua in famiglia, poi al Gran Prix di F1 e il primo viaggio ufficiale in Norvegia. Una settimana fa la notte del Bal de la Rose 2022, spartiacque verso la ritrovata normalità, nel profumo di 14 mila rose allo Sporting, un décor anni Venti. Da allora un crescendo di apparizioni pubbliche: una visita a sorpresa dei nuovi affreschi svelati al Rocher dopo diversi anni di restauri, mischiandosi ai turisti dell’estate a Montecarlo. Un evento sulla spiaggia per la sua associazione Fondation Princesse Charlène de Monaco che non ha mai fermato il suo impegno contro le morti per annegamento specie dei più piccoli.

Un crescendo di partecipazione alla vita di Monaco che stasera ha il suo climax nell’atteso ritorno di Charlène. Con ospiti come la cantante francese Awa Imani and e la modella Adriana Karembeu. Ma anche personalità del lusso e del business, dalla famiglia Repossi a Jim Ratcliffe, presidente del gruppo britannico Ineos.

per il suo gran ritorno sotto i riflettori, la serata da ballo si è trasformata anche per impulso della principessa che ama uno stile pratico e sportivo, in un gala dallo stile rilassato e meno formale dei Balli allo Sporting. In fondo pure Ranieri non amava troppo lo smoking.

«Mio papà, Ranieri, in realtà non amava molto la mondanità, adorava invece i momenti di tranquillità in famiglia», come aveva detto in un’intervista al Palais, per il Corriere della Sera, Alberto figlio di una diva (Grace) e di un principe (Ranieri), alla domanda se l’icona della mondanità del dopoguerra, il «Prince Charmant» come era chiamato dalla stampa d’Oltreoceano quando si fidanzò con la diva premio Oscar con un ricevimento al Waldorf Astoria a New York, amasse indossare lo smoking. E una mondanità più famigliare, rilassata, in fondo è anche quella dei nuovi tempi post pandemia.

Nel tempo in cui come una bella addormentata il regno del principe Alberto II ha aspettato il ritorno della sua principessa, il peso di Charlène si è silenziosamente confermato: un anno fa ad agosto, il Consiglio direttivo della Croce Rossa monegasca, aveva infatti confermato la Principessa Charlène in qualità di Vice-Presidente per i prossimi tre anni.

Non la sola Grimaldi nel direttivo: nel consiglio Charlène siede infatti accanto a Camille Gottlieb, responsabile giovani della Croce Rossa e figlia della sorella di Alberto, la principessa Stéphanie. Camille è molto attiva con il progetto Monaco Red Touch Challenge. In fondo l’attenzione al sociale l’ha imparata dalla madre Stéphanie che da sempre aiuta i malati di Aids. I 40 anni di presidenza del principe Alberto della Croce Rossa di Monaco che ha raccolto il testimone del padre Ranieri fino al 1958 prima e della madre Grace poi fino al 1982? Progetti umanitari dall’Afghanistan all’Africa occidentale, Congo, Croazia, Gibuti, Etiopia, Haiti, Kenya, Mozambico, Myanmar e Ruanda.

Nel conflitto ucraino la Croce Rossa Monegasca si è attivata raccogliendo fondi per le persone colpite dalla guerra e per accogliere i rifugiati. L’associazione monegasca è attiva anche in collaborazione con la Croce Rossa Italiana (CRI) per realizzare una piattaforma logistica a Suceava, in Romania.

Nel 1948 l’intuizione di Luigi II di coniugare mondanità e impegno, glamour e attenzione verso il mondo quotidiano: nasceva così, il 3 marzo di quell’anno post bellico, la Croce Rossa monegasca. Poi nel 1952 la star del Galà sarà Monsieur Dior. Si proprio lui, Christian Dior il re del New Look parigino che nel dopoguerra rilanciava la voglia di gioiosa mondanità con i suoi abiti dalle lunghe e ampie corolle. Sono gli anni in cui «scende» a Monaco Winston Churchill con Lady Churchill, il segretario Montague Browne e…il fedele pappagallino Toby. In cui nella mondanità di Monaco si confondono il conte e la contessa di Barcellona, genitori di re Juan Carlos di Spagna, la principessa Maria Gabriella di Savoia, la Bégum Aga Khan.

Pochi anni dopo, accanto a Ranieri sarebbe arrivata invece lei, Grace. E con Grace arrivano al Ballo della Croce Rossa anche i divi americani. I suoi amici certo, come Gary Cooper, Cary Grant o Franck Sinatra. Ma non solo, tutti (o quasi) i grandi divi dell’America dei ’60 e ’70 approdano nei giardini di Monaco, da Ella Fitzgerald a Sammy Davis Jr.

Ma la serata benefica si veste dei colori di un concerto con la voce di Alicia Keys nella nuova piazza davanti al leggendario Hotel de Paris e al Casinò: era stata proprio Charlène in mascherina con Alberto in piena pandemia ad aver inaugurato ina una Montecarlo insolitamente vuota, la nuova piazza pedonale due anni fa.

Pochi metri più in là è sorta dal mare la nuova “isola” di Montecarlo. Dove, come ci ha detto il principe Alberto II «Gabriella avrà una piazza tutta sua, la Place Princesse Gabriella e anche il gemello Jacques avrà una via tutta sua: ci sarà una Promenade Prince Jacques». Un’isola – anzi penisola nella configurazione definitiva – con il segno dell’archistar italiana, Renzo Piano (come il nuovo lungomare di Monaco). Piano, con il Renzo Piano Building Workshop è infatti l’architetto che ha ispirato l’idea architettonica di Mareterra: il nome ufficiale della nuova estensione in mare di Monaco, l’estensione sulle onde, che nonostante la pandemia è lievitata nei mesi di lockdown. «Di Renzo Piano? Mi piace molto l’uso della luce — come ci ha spiegato il principe — e per un Paese affacciato sul mare come il nostro, la luce è tutto».

18 luglio 2022 (modifica il 18 luglio 2022 | 20:51)

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, 2022-07-18 18:58:00, Una serata con concerto per la Croce Rossa, al posto del Ballo delle origini. Stile sportivo come piace alla principessa che «piano piano» torna a riappropriarsi della vita , Enrica Roddolo

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