Il Partito socialista italiano punta su reclutamento e carriera docenti. Le proposte

PSI – Quale futuro può avere la scuola pubblica italiana se negli ultimi 25 anni si sono succedute riforme, tutte pressoché a costo zero, che hanno, tutte parimenti, contribuito a mandare nel caos la scuola stessa, rendendola, ad ogni riforma sempre più complessa ed inefficace per la preparazione degli studenti italiani?

La scuola pubblica italiana, soprattutto agli occhi dell’opinione pubblica è diventata negli anni un carrozzone lento, distante dalla realtà, inefficiente.

Così non è. Grazie all’impegno dei docenti, del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici e dei Dirigenti la scuola pubblica statale continua ad istruire ed educare i giovani. Tuttavia proprio le riforme susseguitesi negli ultimi 25 anni, ostacolano il lavoro di chi nella scuola lavora.
Il PSI da anni è impegnato nella definizione di proposte per permettere alla scuola pubblica statale di recuperare la piena efficienza.

Il tavolo programmatico riunitosi durante gli Stati Generali del Socialismo tenutisi a Roma il 22 ed il 23 luglio 2023, nel rispetto dei valori di uguaglianza, solidarietà e giustizia sociale propri del Socialismo, ha definito una serie di proposte da sostenere nei prossimi anni.

La prima e più importante di queste proposte riguarda il reclutamento, la formazione e la carriera dei docenti. La Scuola pubblica italiana ha bisogno di essere sostenuta, sia in termini finanziari che in termini di un reclutamento docenti. Docenti motivati e ben preparati rappresentano la soluzione più efficace ai principali problemi che affliggono l’Istruzione statale: la dispersione scolastica e il calo negli apprendimenti. Sulla scuola statale pubblica si investe, non si risparmia!

Il PSI scuola propone quindi:

RECLUTAMENTO DOCENTI
percorsi universitari abilitanti nel biennio universitario di specializzazione cui far seguire concorsi nazionali su base regionale da svolgersi con frequenza obbligatoria ogni due anni per tutti i posti necessari a coprire le classi di concorso scoperte;

CARRIERA DOCENTI
trascorsi cinque anni di insegnamento, la possibilità di poter partecipare a corsi-concorsi universitari che diano la qualifica necessaria per ricoprire all’interno dei singoli istituti gli incarichi legati allo staff dirigenziale. Ciò permetterebbe ai docenti interessati di iniziare un percorso di carriera con profili di middle manager e definire una figura professionale giuridicamente
riconosciuta che faccia da tramite tra i dipendenti dell’istituzione scolastica (ATA, DOCENTI) e il Dirigente Scolastico. Le figure professionali, legate allo staff di dirigenza che sono già presenti all’interno della scuola, ma non sono inquadrate correttamente all’interno del CCNL e nella giurisprudenza scolastica;
riformare la figura del tutor dei docenti, prevedendo l’assegnazione di un docente a fine carriera ai neoimmessi in ruolo.

FINANZIAMENTI PUBBLICI
Il PSI è contrario ai finanziamenti che a livello regionale aggirano il dettato costituzionale permettendo di fatto il finanziamento delle scuole non statali.
Il PSI chiede che un osservatorio nazionale che vigili sul rispetto effettivo e non formale dell’art. 33 della nostra Costituzione laddove recita “Enti e privati hanno diritto di istituire scuole ed istituti di educazione senza oneri per lo Stato”

Il tavolo del PSI scuola ha poi elaborato altre proposte qui di seguito riportate:
● Stabilizzazione del precariato attraverso procedure che riconoscano il servizio già effettuato.
● Trasformazione dell’Organico di fatto in organico di diritto.
● Adeguamento stipendiale che vada associato però ad una rimodulazione del monte ore lavorativo degli insegnanti al pari degli altri paesi europei.
● Aumento del finanziamento a favore della scuola statale destinando all’istruzione pubblica una parte maggiore del PIL (5%).
● Maggiori servizi d’istruzione a partire dalla fascia d’età 0-6 anni per tutte le famiglie fino ad arrivare ad ogni grado di scuola, potenziando così l’offerta formativa dagli asilo nido con un graduale rimodulazione delle rette fino alla completa gratuità.
● Per bambini/ragazzi con certificazione 104/92 strutturare dei percorsi post – diploma chiamati UNIVERSITA’ DELLE ABILITA’ che possa aiutare e consentire loro di acquisire competenze sociali e lavorative che tutte le persone con disabilità possano essere incluse in un percorso/progetto di vita fattivo.
● Istituzione all’interno di ogni Istituto scolastico statale di centri di recupero scolastico e di formazione per supportare ragazzi ed adulti che vogliano migliorare il proprio livello educativo e formativo.
● Riduzione a 20 del numero massimo di alunni per classe, senza possibilità di deroghe.
● Mantenimento del Liceo Economico Sociale.
● Termine del ridimensionamento e ripristino degli Istituti scolastici accorpati.
● Potenziamento delle risorse per tempo pieno, tempo prolungato.

UNIVERSITA’
● Abolizione del numero chiuso.
● Potenziamento dei finanziamenti finalizzati all’abbattimento dei costi dei corsi di abilitazione somministrati dalle Università pubbliche.

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