Il Tar Campania accoglie e sospende il giudizio relativo all’impugnativa del decreto interministeriale n. 127 del 30.6.2023, recante i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le Regioni per il triennio 2024/2025, 2025/2026, 2026/2027 e lo rinvia alla Corte Costituzionale.
È stato dunque accolto il ricorso della Regione Campania, nella persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Almerina Bove, Angelo Marzocchella e, ad adiuvandum, dalla FLCCgil Campania, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Eduardo Riccio e la Federazione Uil Scuola Rua, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Domenico Naso.
In sostanza, il TAR Campania, ritenendo rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale, ha imposto di rimettere la sua definizione alla stessa Corte Costituzionale, accogliendo la domanda cautelare formulata contestualmente al ricorso principale e ai motivi aggiunti e sospendendo, in considerazione dell’imminente realizzazione del dimensionamento scolastico. È stato bocciato da un lato il taglio di DS e DSGA conseguente all’accorpamento delle istituzioni scolastiche relativamente a tempistica e criteri, dall’altra si sollevano dubbi sulla costituzionalità in relazione ai rapporti tra Regioni e Stato.
Valditara: “Impugneremo la decisione”
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato che l’intervento del Tar sarà impugnato. “Siamo già al lavoro – ha fatto sapere tramite una nota – con l’Avvocatura Generale dello Stato per ricorrere al Consiglio di Stato fiduciosi della bontà delle nostre ragioni.”
“Pur nel rispetto che si deve – ha continuato – ad ogni pronuncia giurisdizionale, non può ritenersi condivisibile che il Tar Campania si sia dichiarato competente su un decreto, adottato di concerto tra due ministeri, che reca i criteri per la definizione dell’organico dei dirigenti scolastici sull’intero territorio nazionale.”
“A quella politica che continua a fare polemiche strumentali e demagogiche, facendo credere che da questa riforma si determinino chiusure di plessi o riduzione di servizi, che invece non ci saranno, si può solo ribadire che continueremo a lavorare per l’attuazione delle riforme richieste dal PNRR nell’interesse della modernizzazione del nostro Paese“, conclude.
“Il Tar della Campania dà a Valditara e a tutto il governo un messaggio forte e chiaro: il decreto sul dimensionamento scolastico va sospeso e rimesso alla Corte Costituzionale. Noi lo diciamo ormai da un anno che si tratta di una norma iniqua, sbagliata e dannosa per interi territori, ma Valditara anziché tornare sui suoi passi si affretta ad annunciare che farà ricorso. Come il suo collega Sangiuliano sbugiardato dai sindacati oggi in commissione, non sanno scrivere una norma senza essere smentiti o contestati. Sbagliare è umano, perseverare è da governo Meloni“. Così gli esponenti M5S in commissione Istruzione alla Camera.
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