Il Truffatore di Tinder: ecco la vera storia di Shimon Hayut, conosciuto come Simon Leviev

Il nuovo docu-film di Netflix, Il Truffatore di Tinder, è un vero successo. La storia di Shimon Hayut, israeliano che ha ingannato moltissime donne utilizzando la celebre app di dating, ha affascinato tutti. O forse dovremmo dire Simon Leviev, ovvero il nome con cui le giovani che ha truffato lo conoscevano. Ecco la sua storia.

Le tre vittime di cui parliamo sono Cecilie Fjellhøy, Ayleen Koeleman e Pernilla Sjoholm, che nel documentario hanno descritto di averlo incontrato tutte su Tinder e di aver sviluppato una relazione che è degenerata nel corso di pochi mesi. Un copione, quello di Hayut, che si è ripetuto in modo piuttosto simile in tutti i casi, in un piano che ha coinvolto decine di donne. L’uomo si è infatti finto figlio di un miliardario israeliano, e ha chiesto ingenti cifre in prestito alle ragazze per non essere rintracciato dai suoi pericolosi “nemici”. Alla fine di tutto l’uomo ha truffato tantissime donne di tutto il mondo per una cifra stimata di 10 milioni di dollari. Ma delle domande restano in sospeso.

Ci si chiede infatti se Hayut sia libero, e se sia ancora su Tinder. Secondo molti la seconda opzione potrebbe essere vera, ma la società a capo dell’app ha negato fermamente la notizia. “Abbiamo bandito Simon Leviev e tutti i suoi pseudonimi conosciuti nel momento in cui la sua storia è diventata pubblica nel 2019″, ha dichiarato ai microfoni di NBC News una portavoce di Tinder. “In occasione dell’uscita del documentario, abbiamo condotto ulteriori indagini interne e per poter confermare che Simon Leviev non è attivo su Tinder con nessuno dei suoi pseudonimi noti”.

L’uomo è stato arrestato in Grecia nel 2019 ed estradato in Israele, dove era considerato latitante. Hayut era infatti scappato dal Paese due volte nel 2017, quando fu accusato di frode per eventi che si erano verificati nel 2011. Nel 2015 ha invece scontato un periodo in carcere per aver frodato due donne. Nel dicembre 2019 è stato imprigionato in Israele e condannato a pagare $ 43.289, condannato per quattro accuse di frode. Ma a cinque mesi da questi eventi, nel 2020, è stato rilasciato grazie a un programma israeliano volto a ridurre la popolazione carceraria. Una notizia che ha scioccato Pernilla Sjoholm e le altre donne da lui colpite.

Hayut, in ogni caso, vive ora come uomo libero, e ha un profilo Instagram con circa 100k follower dove condivide le foto del suo stile di vita. “Se fossi un truffatore, perché dovrei recitare su Netflix”, ha detto Hayut nelle sue Storie di Instagram. “Cioè, avrebbero dovuto arrestarmi mentre stavamo ancora girando. È arrivato il momento in cui le donne devono iniziare a dire la verità. Se non puoi dare loro il mondo, trasformeranno il tuo in un inferno.”

Adesso le tre donne apparse nel documentario, una parte piccolissima delle dozzine di giovani truffate da Hayut, hanno lanciato un GoFoundMe per recuperare una fetta delle loro finanze. LLD Diamonds invece, la compagnia di diamanti fondata dal miliardario russo-israeliano Lev Leviev (o almeno questo è ciò che raccontava il truffatore), si è allontanata dai fatti, dicendo di non avere alcun collegamento con l’uomo. Insomma, sembra che il caso sia tutt’altro che concluso.

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