Immissioni in ruolo 2023, come funzioneranno le nomine dalle nuove graduatorie regionali sostegno. Si attende la presentazione della domanda

Per le immissioni in ruolo dei docenti nell’anno scolastico 2023/24 si potrà contare su una nuova procedura, in attuazione della Legge di Bilancio 2021, altro tassello del complicato sistema delle graduatorie di concorsi ordinari e straordinari che si sono succeduti in questi ultimi anni. La nuova procedura, regionale è la fase conclusiva della fase cosiddetta normale di assunzioni: GaE, concorsi, call veloce.

Procedura

La procedura riservata di assunzione sui posti di sostegno residuati dalle annuali immissioni in ruolo (ivi compresa la Call veloce), prevista dall’articolo 1, comma 980, della legge n. 178/2020 (legge di bilancio 2021), che ha modificato l’articolo 1 del DL n. 126/2019, convertito in legge n. 159/2019, introducendo i commi  18-novies, 18-decies e 18-undecies, sarà disciplinata da un apposito decreto, che il Ministero ha già diffuso. Si attende quindi la modalità per la presentazione della domanda, che probabilmente sarà in estate dato che la procedura è aperta a tutti coloro che conseguiranno il titolo di specializzazione. 

La procedura interesserà tutti i gradi di scuola, da infanzia  a primaria a secondaria primo e secondo grado, posto sostegno.

Il Decreto

La procedura si articola in:

  1. costituzione graduatorie regionali;
  2. assunzione a tempo determinato (contratto annuale al 31/08) sui posti residuati delle annuali immissioni in ruolo, attingendo dalle suddette graduatorie;
  3. percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio con test finale, nel corso del contratto a tempo determinato;
  4. prova disciplinare, a seguito del superamento del percorso di  formazione e periodo annuale di prova in servizio;
  5. assunzione a tempo indeterminato dal 1° settembre dell’anno scolastico successivo a quello di assunzione a tempo determinato, previo superamento del periodo di prova e della prova disciplinare, e conferma in ruolo.

La graduatoria dunque sarà regionale, per cui il docente potrà essere chiamato in una regione da lui scelta. La provincia dipenderà invece dal numero di posti a disposizione e dalla posizione in graduatoria. Da mettere dunque in conto anche una assunzione su provincia non gradita al 100%, anche se assunzione può essere rifiutata.

Gli aspiranti inclusi nelle graduatorie regionali sono cancellati dalle medesime in caso di:

  • mancata partecipazione alla procedura di attribuzione dell’incarico annuale (quindi in caso di mancata presentazione della domanda);
  • mancata individuazione per incompleta indicazione di tutte le preferenze esprimibili (è questo il caso di un aspirante che: presenta domanda di partecipazione, non indica tutte le sedi/preferenze esprimibili e non ottiene l’incarico);
  • mancata presa di servizio nella sede assegnata entro i termini fissati dall’Amministrazione;
  • rinuncia all’incarico attribuito.

I docenti depennati, a causa dei motivi sopra riportati, possono inserirsi nuovamente nelle graduatorie regionali al prossimo aggiornamento delle medesime (tale possibilità, al contrario, non è prevista per gli aspiranti che non superano la prova disciplinare, i quali non potranno più iscriversi nelle graduatorie regionali anche in diversa regione).

Concorso riservato sostegno, docenti possono ottenere incarico in una provincia della regione scelta ma se non accettano possono iscriversi nuovamente

La consulenza

È possibile richiedere consulenza all’indirizzo [email protected] (non è assicurata risposta individuale ma la trattazione di tematiche generali)

È possibile seguire gli aggiornamenti tramite il tag Immissioni in ruolo

Immissioni in ruolo 2023/24 infanzia e primaria: da quali graduatorie

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