In arrivo 60 borse di studio per un anno allestero

Sessanta borse di studio sono in arrivo dalla Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol. Obiettivo: dare agli studenti la possibilità di conoscere meglio l’Europa. La delibera è stata assunta dalla giunta regionale che ha messo in campo ben 700mila euro per finanziare un anno di studio all’estero per 60 studenti. Dove? In Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.

Chi può partecipare? Tutti gli studenti delle superiori, cittadini dell’Unione europea, residenti da almeno un anno in regione o nei comuni confinanti, che abbiano frequentato il secondo anno nel 2021-2022, che non abbiano avuto nessun voto negativo nel terzo anno (cioè nel 2022-2023) o debito formativo. Esiste anche un requisito economico: l’Isee non può essere superiore a 65 mila euro-

Quando si presenta la domanda per le borse di studio? Dal  1 al 20 febbraio mandando una pec all’indirizzo  europa@pec.regione.taa.it indicando esplicitamente nell’oggetto “Domanda borse di studio anno scolastico 2023/2024”. Il bando si trova nel sito www.regione.taa.it.

Quanto vale la borsa di studio? Va da un minimo di 8mila euro ad un massimo di 12 mila: dipende dal punteggio in graduatoria che sarà fatto tenendo conto della media dei voti del secondo anno e dei voti in inglese nella prima parte dell’anno 2022/2023, oltre che, naturalmente, dell’indicatore Isee.

Quando potranno partire? I vincitori potranno studiare il quarto anno delle superiori in un paese Europeo. In particolare, trenta borse sono riservate agli studenti sudtirolesi e a quelli residenti nei comuni di Colle Santa Lucia, Cortina d’Ampezzo e Livinallongo del Col di Lana, altre trenta sono dedicate agli studenti del Trentino e a quelli residenti nei comuni di Magasa, Valvestino e Pedemonte.

L’unico vincolo per i vincitori e che rientrino in Italia per frequentare il quinto anno delle superiori e conseguire il diploma. 

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