In Russia una legge della Duma per impedire la fuga dei dirigenti di banca

di Fabrizio Dragosei I divieti proposti del partito putiniano Russia unita: «Potrebbero portare valuta fuori dal Paese». I cittadini che non possono uscire sono già oltre 2 milioni Un Paese nel quale la democrazia era interpretata in maniera tutta particolare ma che per altri versi stava diventando sempre più simile al resto d’Europa. Con un benessere crescente che, man mano, si estendeva dalle città alle campagne, fino al grande Nord e all’Estremo Oriente. La Russia dei primi anni della presidenza Putin non esiste più e un numero sempre maggiore di persone è convinto che non ritornerà, almeno per parecchi anni. Così chi può fa le valigie e va a costruirsi una nuova vita altrove. Chi può. Perché di fronte a questa sfiducia espressa dalla parte dinamica della società, il regime risponde con norme sempre più restrittive. Tra breve è possibile che anche agli alti gradi degli istituti bancari sia proibito lasciare il Paese, come è già previsto, «per motivi di sicurezza nazionale», per militari, poliziotti, agenti segreti, scienziati in possesso di informazioni riservate. «Back in the Ussr», dove nessuno poteva lasciare il paradiso dei lavoratori senza un permesso speciale. Così, in attesa di possibili nuove restrizioni, la grande fuga prosegue. In migliaia sono arrivati nelle ex repubbliche sovietiche dove non serve il visto, compresa la Georgia con la quale la Russia combatté nel 2008. Poi Turchia e, naturalmente per i pochi che dispongono di un lasciapassare Schengen, Italia, Francia, Germania, Austria. Il politologo Mikhail Komin, che conosce bene la macchina statale, dice che in tutti i ministeri economici, dove si sa perfettamente come stiano andando veramente le cose, c’è un enorme fermento. «Nei piani bassi c’è una vera e propria fuga di funzionari e manager; interi dipartimenti che si svuotano. E anche alla Banca centrale c’è una emorragia di quadri». Per questo alla Duma è pronto un disegno di legge presentato dal partito putiniano Russia unita per vietare l’espatrio a chi ricopre cariche di vertice nelle banche, nelle assicurazioni e nei fondi pensioni. La scusa è che dirigenti e impiegati potrebbero portarsi via anche borse piene di quattrini. Si parla poi di un’altra legge per i tecnici informatici, ma secondo alcuni calcoli, almeno settantamila specialisti IT avrebbero già lasciato la Russia dall’inizio dell’Operazione militare speciale. Tutti questi cittadini colpiti dalle nuove disposizioni si andrebbero a sommare ai circa due milioni e mezzo che già non possono uscire. Per chi rimane, le maglie della censura si fanno sempre più strette. A funzionari pubblici di tutti i gradi, insegnanti e ai deputati si dice di vigilare. Secondo notizie apparse su Telegram, c’è una circolare del Cremlino che spiega cosa bisogna dire per favorire la «coesione». Frasi standard che sono state ripetute, identiche, da vari parlamentari: «Di fronte alle pressioni dell’Occidente, il popolo russo è sempre più unito»; «Nei tempi più difficili, i russi hanno sempre fatto quadrato attorno a un leader forte e indipendente, da Aleksandr Nevskij ad Alessandro I che combatté Napoleone». 11 aprile 2022 (modifica il 11 aprile 2022 | 07:35) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-11 05:35:00, I divieti proposti del partito putiniano Russia unita: «Potrebbero portare valuta fuori dal Paese». I cittadini che non possono uscire sono già oltre 2 milioni, Fabrizio Dragosei

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