di Redazione Sport
La Juventus ha operato scambi di mercato in modo pi stretto con alcune societ, a partire da Atalanta e Sassuolo: per questo il materiale stato smistato dalla Procura di Torino ad altre sei citt
La Procura di Torino ha trasmesso, su richiesta delle altre Procure territoriali, una serie di documentazioni raccolte nell’ambito dell’inchiesta Prisma, per la quale sono stati indagati la Juventus e dodici dirigenti del club all’epoca dei fatti contestati, tra cui il presidente Andrea Agnelli, il vice Pavel Nedved e l’ad Maurizio Arrivabene. L’indagine dei pm si sviluppata su due filoni: il primo relativo alle plusvalenze cosiddette fittizie (con il solo scopo dunque di abbellire i bilanci) ottenute grazie a una serie di operazioni di mercato, il secondo si concentrato su accordi raggiunti con i calciatori per il differimento di alcuni stipendi nel periodo del Covid.
Il materiale raccolto stato smistato alle procure di altre sei citt italiane, che potrebbero a loro volta aprire un’indagine, perch la Juventus con lo strumento delle plusvalenze ha operato in concorso con altri club, tra cui Atalanta, Sassuolo, Udinese, Sampdoria.
L’indagine sportiva
Sul filone cosidetto delle societ amiche gi in corso una seconda indagine sportiva che ancora nella fase istruttoria. Secondo la procura di Torino si tratta di societ con cui condurre operazioni di favore, con corrispettivi apparentemente lontani dal fair value e tali da sfociare in rapporti di debito/credito tra le societ opachi e non corrispondenti alla rappresentazione pubblica fornita. Nella prima inchiesta sportiva la Juventus stata l’unica societ a essere penalizzata con -15 (QUI la spiegazione del perch).
(in aggiornamento)
24 febbraio 2023 (modifica il 24 febbraio 2023 | 20:28)
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