MARTED 24 GENNAIO 2023
risponde Aldo Cazzullo
Caro Aldo
leggo sul Corriere Un uomo che ha profondamente segnato la storia politica del nostro Paese, rivendicandone e difendendone la grandezza e la sovranit questa dichiarazione di Salvini a 23 anni dalla scomparsa del presidente Craxi. E trasalisco a pensare alla campagna infame cui stato sottoposto Craxi senza rispetto umano per la persona e i familiari. Ora si pu anche cambiare idea, ma allora si deve avere il coraggio di chiedere scusa per il male fatto soprattutto al Paese con scorciatoie populiste indecorose e contrarie alla politica, allo sviluppo culturale e umano rivolto al bene comune. Lei Craxi come lo ricorderebbe?
Franco Sarto
Caro Franco,
E’ curioso in effetti che Bettino Craxi, uomo di sinistra, sia stato adottato dalla destra. Compresa la Lega, che quando Craxi era vivo fu sua fiera avversaria. Anche se i veri, grandi nemici di Craxi furono i comunisti. Incasellarlo difficile. Era presidenzialista, si batt contro la scala mobile e per le tv private. Ed era filoarabo, terzomondista, capace di dire no agli Stati Uniti. Non ho raccontato l’ascesa di Craxi, ma la sua caduta. Per descrivere Hammamet, la corte in esilio, la malattia, la morte, i funerali, non basterebbe un libro. L’uomo — come riconobbe un altro suo avversario storico, Eugenio Scalfari — ebbe la grandezza della fine. Mentre tutti pensavano e scrivevano che stesse trattando il rientro in Italia con il governo D’Alema e con la procura di Milano, lui diceva al telefono al cognato Pillitteri (e le nostre fonti dentro casa Craxi riferivano a Gianni Pennacchi, inviato del Giornale, e a me): Io in Italia non rientro, preferisco essere operato qui in Tunisia, morire qui, essere sepolto qui. E cos accadde. La figura di Craxi non pu essere giudicata n compresa fuori dal contesto della Prima Repubblica: la Repubblica dei partiti, dei loro meriti, delle loro malversazioni. Da leader del Psi, Craxi era colpevole n pi n meno di altri segretari di partito, finanziati oltre che dalle imprese pubbliche e private da potenze straniere, a volte ostili all’Italia. Craxi di suo aggiunse una spregiudicatezza personale che pag a caro prezzo. Si espose molto; anche per questo la sua caduta fu pi rovinosa di altre. Additare in lui l’antesignano di Berlusconi riduttivo; semmai pensava Berlusconi come una propria pedina, e rimase stupefatto quando vide che Forza Italia alle Europee 1994 raggiunse il 30% (Noi per uno zero virgola in pi mettevamo la bandiera al balcone di via del Corso, e questo in pochi mesi…). Fu portato in chiesa su un furgone. sepolto sotto le mura della medina di Hammamet, nel piccolo cimitero cristiano, accanto a un bambino che, scritto sulla lapide, visse tra due crepuscoli.
LE ALTRE LETTERE DI OGGI
Storia
Io, distrutta dopo il parto: mi rifiutarono la nursery
La terribile storia del neonato soffocato dalla mamma che sfinita, dopo 17 ore di travaglio, si addormentata allattandolo, come ho letto nelle cronache di questi giorni, mi ha fatto venire in mente che 16 anni fa avrei potuto esserci io al suo posto. Questa stata la mia esperienza. Esausta dal parto e dalle prime 24 ore senza aver avuto la possibilit di rilassarmi neppure per un minuto di riposo, perch la bambina non faceva che piangere e non riusciva a succhiare dal seno, chiesi quello che anche questa povera ragazza ricoverata all’ospedale Pertini di Roma ha tentato di ottenere, cio se potevano tenere la bambina nella nursery almeno per una notte, per potermi riprendere un po’. Ricordo ancora lo sguardo incredulo dell’infermiera che poco dopo torn da me con un ginecologo che mi illustr l’ennesima sciocchezza americana del co-sleeping, del valore che avesse stare da subito attaccate 24h con il proprio beb per favorire la sintonia madre-figlio. Quando il giorno dopo mi trovarono che piangevo, mi venne prescritto un farmaco per il trattamento della depressione e alla dimissione mi venne suggerito di guardare al computer tante immagini di animali con il proprio cucciolo accanto (incredibile, ma vero). Io penso che in Italia raccontare a una donna che si appresta a diventare madre che possibile andare incontro a una tempesta, a giorni traumatici e per nulla felici, sia certamente ancora un tab.
Una mamma
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SICILIA
Noi siamo un popolo altruista e generoso, sono ottimista
Lucia Siciliano , Monza;
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INTERNATO
Non dimentichiamo Adelino Pontelli deportato a Dachau
Alberto Composta , Zevio (Verona);
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ALIMENTAZIONE
Ma agli italiani piacciono gli insetti?
Luca Testera Pardi
INVIATECI LE VOSTRE LETTERE
Vi proponiamo di mettere in comune esperienze e riflessioni. Condividere uno spazio in cui discutere senza che sia necessario alzare la voce per essere ascoltati. Continuare ad approfondire le grandi questioni del nostro tempo, e contaminarle con la vita. Raccontare come la storia e la cronaca incidano sulla nostra quotidianità. Ditelo al Corriere.
MARTEDI – IL CURRICULUM
Pubblichiamo la lettera con cui un giovane o un lavoratore già formato presenta le proprie competenze: le lingue straniere, l’innovazione tecnologica, il gusto del lavoro ben fatto, i mestieri d’arte; parlare cinese, inventare un’app, possedere una tecnica, suonare o aggiustare il violino
MERCOLEDI – L’OFFERTA DI LAVORO
Diamo spazio a un’azienda, di qualsiasi campo, che fatica a trovare personale: interpreti, start-upper, saldatori, liutai.
GIOVEDI – L’INGIUSTIZIA
Chiediamo di raccontare un’ingiustizia subita: un caso di malasanità, un problema in banca; ma anche un ristorante in cui si è mangiato male, o un ufficio pubblico in cui si è stati trattati peggio. Sarà garantito ovviamente il diritto di replica
VENERDI -L’AMORE
Chiediamo di raccontarci una storia d’amore, o di mandare attraverso il Corriere una lettera alla persona che amate. Non la posta del cuore; una finestra aperta sulla vita.
SABATO -L’ADDIO
Vi proponiamo di fissare la memoria di una persona che per voi è stata fondamentale. Una figlia potrà raccontare un padre, un marito la moglie, un allievo il maestro. Ogni sabato scegliamo così il profilo di un italiano che ci ha lasciati. Ma li leggiamo tutti, e tutti ci arricchiranno.
DOMENICA – LA STORIA
Ospitiamo il racconto di un lettore. Una storia vera o di fantasia.
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Ogni giorno scegliamo un’immagine che vi ha fatto arrabbiare o vi ha emozionati. La testimonianza del degrado delle nostre città, o della loro bellezza.
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