Intelligenza artificiale, in Italia a rischio nei prossimi 15 anni oltre il 30% dei posti di lavoro

L’Italia, con il suo alto tasso di ‘skill mismatch’, si trova tra i Paesi europei più a rischio nell’era dell’Intelligenza Artificiale. L’innovazione tecnologica sta infatti trasformando il mondo del lavoro, causando squilibri nell’offerta di profili professionali rispetto alle nuove esigenze del mercato.

Il Fondo per la Repubblica Digitale ha pubblicato un’analisi allarmante che evidenzia come l’Italia soffra di un ampio ‘skill-gap’. Questa inadeguatezza si traduce in un’incapacità di adattarsi rapidamente alla transizione tecnologica, rischiando di essere soppiantati da macchine e algoritmi.

In risposta a questa sfida, il Fondo ha lanciato il bando “In progresso”, mettendo a disposizione 10 milioni di euro per progetti mirati a garantire le condizioni di permanenza nel mondo del lavoro e migliori opportunità professionali per i lavoratori più esposti al rischio di automazione.

Inoltre, il rapporto Today Istat su Cittadini e competenze digitali rileva che meno della metà degli italiani tra i 16 e i 74 anni nel 2021 aveva competenze digitali di base, un dato che ci pone al quart’ultimo posto in Ue.

La ricerca dell’Università di Trento proietta un quadro preoccupante: entro i prossimi 15 anni, tra il 18% e il 33% dei lavoratori italiani potrebbe essere a rischio di sostituzione tecnologica. Le professioni più a rischio riguardano i settori dei trasporti, logistica, supporto d’ufficio e amministrativo, produzione, servizi e vendite.

Per colmare questo gap, l’Italia dovrà registrare un incremento medio annuo di 3,8 punti percentuali delle competenze digitali. Un’azione di adeguamento del know-how diventa quindi indispensabile, attraverso azioni di upskilling dei lavoratori e formazione sulle competenze digitali e trasversali.

Questo periodo di transizione, se gestito correttamente, può rappresentare una grande opportunità di cambiamento e crescita per le imprese. Riqualificare il personale per mansioni d’ufficio come amministrazione, marketing e vendite, che sono in profonda trasformazione, può portare a un miglioramento complessivo dell’ecosistema lavorativo.

“L’IA, l’innovazione tecnologica e l’automazione sono una grande opportunità di cambiamento e crescita”, commenta Giovanni Fosti, Presidente del Fondo per la Repubblica Digitale.

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