di Manuela Croci
L’attivista egiziano ricorda in esclusiva la caccia a una radiolina durante i 22 mesi di carcere. I videosaluti di artisti e sportivi per il suo debutto
«Sono cresciuto in una casa di tifosi sfegatati – fanatici di calcio in generale e in particolare della squadra egiziana dello Zamalek». Comincia così il primo racconto scritto da Patrick Zaki, pubblicato integralmente e in esclusiva su 7 in edicola venerdì 1 aprile con il Corriere della Sera. Trent’anni, attivista per i diritti civili e studente dell’Università di Bologna, è stato arrestato il 7 febbraio 2020 al rientro al Cairo. In carcere è stato 22 mesi. Ricorda i giorni della prigionia e li lega alla sua grande passione, quella per il calcio, nata quando era bambino tra le mura domestiche («Ero in cella con un uomo irritato dalla mia presenza ma che aveva una radiolina da cui ascoltare le partite»). Il padre lo faceva uscire da scuola prima per andare a vedere le partite del Mansoura; la madre usava il pallone come compromesso: «Prima delle partite di calcio importanti io avrei ripetuto un certo numero di capitoli di una materia qualsiasi e in cambio avrei potuto guardare metà incontro».
L’incontro via Skype
Dall’8 dicembre 22021, Zaki è in libertà provvisoria. Qualche giorno fa l’ha incontrato – via Skype – Marta Serafini. La video-intervista è disponibile su Corriere.it (la trovate anche qui sotto) e sui nostri account social (@Corriere e @7Corriere). «Quel che ho scritto per voi è un mix tra politica, sport e umanità. Per resistere è importante cercare di avere una vita normale, pensare alla routine che avevi fuori, individuare cose da fare per ricordare i bei momenti che ti fan sentire al di fuori della cella».
La nuova udienza il 5 aprile
Ora è in attesa di una nuova udienza che si terrà il 5 aprile. «Probabilmente non sarà l’ultima», spiega Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. «Da subito abbiamo lavorato per la liberazione di Patrick, negli ultimi decenni è stata la più grande campagna per un prigioniero. Il nostro obiettivo è averlo libero per il 16 giugno 2022, giorno del suo 31° compleanno. Il suo posto è Bologna». E in città lo aspettano tutti, compresi i giocatori rossoblu. Anche loro, come artisti, scrittori, sportivi, attori hanno affidato a un video il ricordo più forte legato al calcio rispondendo a «Come il calcio ti ha salvato la vita?». Li trovate – da domani – sul web e sui nostri account social. Su 7 di carta, infine, tre riflessioni: Stefania Andreoli sulla maternità, Umberto Ambrosoli sul coraggio e Lilian Thuram sul razzismo.
31 marzo 2022 (modifica il 31 marzo 2022 | 07:28)
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, 2022-03-31 23:05:00, L’attivista egiziano ricorda in esclusiva la caccia a una radiolina durante i 22 mesi di carcere. I videosaluti di artisti e sportivi per il suo debutto, Manuela Croci