di Paola D’Amico
Al via la due giorni organizzata dal Csv della città Capitale del volontariato 2022. Le delegazioni di under 30 arriveranno da tutta Italia e porteranno le loro esperienze. Produrranno dieci «Lettere all’Europa»
Arriveranno da tutta Italia. Sarà una vera e propria «carica dei cinquecento». Sono i giovani delegati dai Csv per rappresentare le loro città e le regioni a Bergamo che, ancora per qualche mese, è la Capitale italiana del volontariato. Con loro, l’8 e 9 ottobre, per l’evento «Io dono così. Giovani che cambiano il mondo», ci sarà Sara Iorio, 21 anni, che studia Scienze della formazione e lavora in un asilo nido della sua città, L’Aquila, ed è attiva con l’associazione «Ju Parchetto con Noi» ( www.juparchettoconnoi.it ) le cui parole d’ordine sono quattro: ecologia, aggregazione, inclusione, solidarietà. Avventura iniziata nel 2014 «come atto di ribellione».
Ma dal 2018 questi giovanissimi hanno «allargato gli orizzonti con la convinzione che ci sia sempre la possibilità di invertire la rotta, provare a cambiare l’andamento delle cose». Hanno cominciato raccogliendo mozziconi e ripulendo zone della città invase dai rifiuti. «A segnalarcele sono altri cittadini». E sono via via cresciuti fino a organizzare tornei di calcetto e un corso-concorso fotografico: «Attività che leghiamo a raccolte fondi da devolvere poi in beneficenza». Il messaggio che Sara porterà a Bergamo è «amiamo la nostra terra, vogliamo valorizzarla al meglio ed è importante anche per questo confrontarsi con altre realtà come la nostra. Nate e radicate sul territorio».
Dalle parole ai fatti
Così Stefano Alessandria, che di anni ne ha 18, è di Raddi, una frazione di Alba nel cuneense e inizierà tra poche settimane a frequentare i corsi di Biologia all’Università, di Torino. Con un gruppo di amici ha fondato «Wild life protection», una associazione ambientalista (www.wildlifeprotection.it). «Siamo nati formalmente lo scorso marzo ma è dal 2016, da quando avevo 12 anni, che siamo attivi con campagne contro l’inquinamento. Si continua a dire che i giovani sono il futuro? È giunto il momento di fare qualcosa, conoscere altri ragazzi e trasformare le parole in fatti concreti».
A Bergamo le loro esperienze con cui contribuiscono a cambiare le comunità in cui vivono si incroceranno a decine di altre. I giovani guidati dal Teatro dell’Argine (www.teatrodellargine.org) si confronteranno su dieci temi per produrre, alla fine della due giorni, altrettante «Lettere all’Europa», «piste di lavoro» che contribuiscano a costruire un futuro migliore per le nostre comunità: ambiente e vita sulla terra, giustizia e legalità, parità di genere, pace e geopolitica, salute e benessere, investire sul territorio, cultura, cittadinanza e partecipazione, scelte e opportunità, esperienza del dono.
La due giorni, che ha ricevuto la prestigiosa medaglia del Presidente della Repubblica, si aprirà sabato nella Tensostruttura di Piazzale degli Alpini messa a disposizione dall’associazione Bergamo Scienza: qui i giovani volontari incontreranno lo scrittore Roberto Saviano. E poi si divideranno in gruppi per i laboratori di lavoro tematici, con contributi video di Franco Arminio, Carola Carazzone, Giulia Cicoli, Cinzia Di Stasio, Enrico Gentina, Chiara Giaccardi, Sofia Goggia, Jennifer Guerra, Stefano Mancuso, Francesco Micheli, Simone Moro, Barbara Nappini, Valerio Nicolosi, Alice Pomiati, Giovanni Rende, Carlo Roccafiorita, Lorenzo Sanua, Arianna Scommegna, Giulia Cuter e Giulia Perona del progetto «Senza Rossetto», Alex Zanotelli. La chiusura domenica 9 nella cornice dell’Auditorium del Seminario Vescovile con la consegna delle dieci «Lettere all’Europa» a enti e istituzioni che hanno promosso l’iniziativa.
Oscar Bianchi, 51 anni, presidente di Avis Lombardia e del Csv di Bergamo (www.csvlombardia.it/bergamo) che ha organizzato l’evento, spiega che «il volontariato è anticipare le esigenze dei cittadini, intercettare il bisogno e dare una risposta immediata. Prima ancora che lo Stato arrivi per dare un servizio. Capire come i giovani possono interpretare questa voglia di esserci è importantissimo, soprattutto in un momento in cui il volontariato è organizzato per lo più da persone in pensione che hanno molto tempo libero. Invece, deve essere accessibile ai giovani, perché sono una ricchezza imprescindibile. Abbiamo bisogno dei giovani e quindi chiediamo loro di dirci quali sono le competenze che le organizzazioni devono mettere in campo per consentire di dare il loro contributo».
3 ottobre 2022 (modifica il 3 ottobre 2022 | 06:48)
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, 2022-10-08 05:02:00, Al via la due giorni organizzata dal Csv della città Capitale del volontariato 2022. Le delegazioni di under 30 arriveranno da tutta Italia e porteranno le loro esperienze. Produrranno dieci «Lettere all’Europa» , Paola D’Amico