Gli ayatollah: «Impiccheremo i dissidenti». Alessia Piperno: «La mia compagna di cella condannata a morte»

di Irene Soave

La travel blogger romana arrestata a settembre nelle proteste in Iran, e poi rilasciata: La sera le cantavo Bella Ciao per calmarla

Allenatrice di pallavolo, madre di tre figli, Fahimeh Karimi stata condannata a morte per aver protestato e soprattutto per aver dato un calcio a uno dei pasdaran che tentava di fermarla; l’annuncio, di sabato, ha sconvolto la sua compagna di cella Alessia Piperno, la travel blogger italiana arrestata a settembre e poi liberata il 10 novembre. Farimah stata la mia compagna di cella per 34 giorni nel carcere di Evin, scrive su Instagram (@travel.adventure.freedom, 72 mila seguaci). La sera le cantavo Bella Ciao per calmarla. Da quando sono tornata ho cercato sue notizie ogni giorno. Sabato, cos, Alessia Piperno ha appreso della condanna.

Le autorit hanno minacciato ieri di giustiziare i manifestanti condannati. Le sentenze inflitte per le proteste, comprese le impiccagioni, saranno presto eseguite, ha annunciato il capo della Giustizia iraniana Gholam-Hossein Mohseni-Eji, sottolineando che diverse sentenze sono gi state confermate dalla Corte Suprema. Le prime condanne a morte a manifestanti sono state firmate a novembre; ma da met settembre, quando le proteste per la morte di Mahsa Amini sono esplose in tutte le citt iraniane, gli arresti sono stati circa 18 mila. Non un dato ufficiale: come la stima delle vittime della repressione — 470, di cui sessanta bambini — lo comunica regolarmente la ong Hrana, osservatorio per i diritti umani in Iran. I Guardiani della rivoluzione (i cosiddetti pasdaran) hanno ringraziato la magistratura. Un duro colpo a rivoltosi, teppisti e terroristi mercenari.

E non ci sono indicatori che la situazione delle donne in Iran possa migliorare dopo l’inaspettato annuncio dell’abolizione della polizia della moralit giunto nel fine settimana: la valutazione arrivata ieri dal Dipartimento di Stato americano. I leader iraniani non stanno migliorando il modo in cui trattano donne e ragazze o fermando la violenza sui manifestanti. Tra le richieste degli attivisti, l’abolizione dell’obbligo per le donne di indossare il velo, imposto nel 1983; ma il capo dei servizi della polizia di Teheran ha tagliato corto ieri in conferenza stampa: Non il momento di parlare di velo.

E i manifestanti hanno indetto domenica uno sciopero di tre giorni, partito ieri, che prevede la chiusura di negozi e attivit commerciali in molte citt del Paese. Il culmine della mobilitazione dovrebbe essere mercoled, quando il presidente Ebrahim Raisi, in occasione della Giornata dello studente visiter l’Universit di Teheran e incontrer gli studenti. Per mercoled — cos il tam tam su Twitter — i manifestanti chiedono un corteo verso piazza Azadi, nel cuore di Teheran. la pi grande protesta antigovernativa dalla rivoluzione del 1979.

5 dicembre 2022 (modifica il 5 dicembre 2022 | 21:44)

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, 2022-12-06 00:31:00, La travel blogger romana arrestata a settembre nelle proteste in Iran, e poi rilasciata: «La sera le cantavo Bella Ciao per calmarla», Irene Soave

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