Ischia, i padroni muoiono nella frana e il cane Yuki si rifugia in macchina: «Forse era un luogo che sentiva familiare»

di Alessandro Vinci

L’animale era entrato nel veicolo nella notte tra domenica e lunedì. La Protezione civile è riuscita a estrarlo solo dopo l’intervento di un veterinario: ora verrà dato in adozione

Abbaiava inconsolabile all’interno di un’auto rovesciata e semidistrutta, travolta dal fango e dai detriti della frana di Ischia. «Si tratta con ogni probabilità di quella dei suoi padroni», fa sapere al Corriere il volontario della Protezione civile Gianni Capuano, impegnato in queste ore nel coordinamento delle operazioni di soccorso agli abitanti dell’isola. Lo hanno trovato così Yuki, l’Akita Inu di proprietà di Giovanna Mazzella e Maurizio Scotto Di Minico, i due genitori di 30 e 32 anni che hanno perso la vita insieme al loro piccolo GiovanGiuseppe, nato da sole tre settimane. L’animale si era intrufolato nella vettura nella notte tra domenica e lunedì attraverso il lunotto posteriore sfondato, e da lì sembrava non volersi più muovere.

Presto una nuova famiglia

A immortalare il cane dietro il parabrezza, le immagini di un video subito diventato virale. «L’unica spiegazione che mi do – prosegue Capuano – è che senza più casa né padroni volesse restare nell’unico luogo che sentiva familiare. Per questo manifestava un comportamento aggressivo nei confronti di chiunque provasse ad avvicinarsi». Per estrarlo dal veicolo accartocciato si è così reso necessario l’aiuto di un veterinario: una volta sedato, l’esemplare è stato prelevato e sistemato in un recinto allestito dai volontari. Fortunatamente c’è già chi si è detto disponibile ad adottarlo. A regalargli una nuova vita.

Problema diffuso

Yuki non è comunque l’unico quattrozampe rimasto all’addiaccio dopo la calamità che ha devastato l’area di Casamicciola. Sempre lunedì, per esempio, il cane della famiglia del tassista Gianluca Monti è stato trovato sul tetto dell’abitazione in cui sono stati recuperati i corpi dei tre figli dell’uomo. Altri invece vagavano senza meta per le vie dell’isola: «Purtroppo nella concitazione delle evacuazioni più di qualche animale è stato lasciato indietro – spiega Capuano –, ma i nostri volontari se ne stanno prendendo cura». Anche nel loro caso, la speranza è che quanto accaduto resti presto soltanto un cattivo ricordo.

28 novembre 2022 (modifica il 28 novembre 2022 | 20:28)

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, 2022-11-28 19:28:00, L’animale era entrato nel veicolo nella notte tra domenica e lunedì. La Protezione civile è riuscita a estrarlo solo dopo l’intervento di un veterinario: ora verrà dato in adozione, Alessandro Vinci

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