di Redazione Buone Notizie
Allarme anche per il nostro Paese nel rapporto dell’Oxfam: I super ricchi con patrimoni superiori ai 5 milioni di dollari (lo 0,134% degli italiani) erano titolari, a fine 2021, di una ricchezza equivalente a quella dal 60% degli italiani pi poveri
Sempre pi ricchi: pochi. E sempre pi poveri: tanti. La disuguaglianza non conosce la crisi la sintesi del rapporto di Oxfam – organizzazione impegnata nella lotta alle disuguaglianze – presentato al World Economic Forum che si aperto oggi a Davos in Svizzera e proseguir fino a venerd sul tema La cooperazione in un mondo frammentato. Disuguaglianze in tutto il mondo. Ma anche in Italia, dove i super ricchi con patrimoni superiori ai 5 milioni di dollari (lo 0,134% degli italiani) erano titolari, a fine 2021, di un ammontare di ricchezza equivalente a quella posseduta dal 60% degli italiani pi poveri. A conti fatti nel nostro Paese due milioni di famiglie vivono in povert assoluta. Un dato preoccupante, accompagnato da una forte disuguaglianza dei redditi netti, che colloca l’Italia si colloca tra gli ultimi paesi nella Ue.
L’allarme
I bilanci generali nei cinque Continenti che vengono presentati a Davos – in cui sono previsti oltre 450 panel con 2.700 partecipanti provenienti da 130 Paesi, fra cui 52 capi di Stato o di governo – sono un chiaro campanello d’allarme. Un dato su tutti: Dal 2020 l’1% pi ricco – si legge nel rapporto di Oxfam – si accaparrato quasi il doppio dell’incremento della ricchezza netta globale rispetto alla quota andata al restante 99% della popolazione mondiale. Una forbice che si allarga: Le fortune dei miliardari aumentano di 2,7 miliardi di dollari al giorno, mentre almeno 1,7 miliardi di lavoratori vivono in Paesi in cui l’inflazione supera l’incremento medio dei salari.
Le percentuali italiane
Ma torniamo all’Italia che deve fare i conti a un sempre crescente divario. Le cause? All’inizio la pandemia, poi la crisi dell’energia, l’impennata dei prezzi, il tasso d’inflazione mai cos alto da 35 anni. E le previsioni che indicano un peggioramento della situazione in tema di disuguaglianza. Tra il 2020 e il 2021 cresciuta la concentrazione della ricchezza in Italia: la quota detenuta dal 10% pi ricco degli italiani (sei volte quanto posseduto alla met pi povera della popolazione) aumentata di 1,3 punti percentuali su base annua a fronte di una sostanziale stabilit della quota del 20% pi povero e di un calo delle quote di ricchezza degli altri decili della popolazione. La ricchezza nelle mani del 5% pi ricco degli italiani (titolare del 41,7% della ricchezza nazionale netta) a fine 2021 era superiore a quella detenuta dall’80% pi povero dei nostri connazionali (il 31,4%).
I supoer ricchi
Cos i super ricchi, come viene indicato dall’Organizzazione sui dati relativi 2021, detengono patrimoni superiori ai 5 milioni di dollari (lo 0,134% degli italiani): una ricchezza equivalente a quella posseduta dal 60% degli italiani pi poveri. Nonostante il calo del valore dei patrimoni finanziari dei miliardari italiani nel 2022, dopo il picco registrato nel 2021, il valore delle fortune dei super-ricchi italiani (14 in pi rispetto alla fine del 2019) mostra ancora un incremento di quasi 13 miliardi di dollari (+8,8%), in termini reali, rispetto al periodo pre-pandemico. E in tema di povert assoluta stabile nel 2021 dopo un balzo significativo nel 2020, questa interessa il 7,5% delle famiglie (1 milione 960 mila in termini assoluti) e il 9,4% di individui (5,6 milioni di persone). Un fenomeno allarmante che ha visto raddoppiare in 16 anni la quota di famiglie con un livello di spesa insufficiente a garantirsi uno standard di vita minimamente accettabile.
Gli interventi e il governo
L’aumento dell’incidenza della povert stato attenuato, nell’emergenza, dagli interventi pubblici di supporto alle famiglie, ma le prospettive di arretramento sono forti alla luce dei fattori correnti di rischio per l’economia italiana come gli impatti del conflitto russo-ucraino e la crescita dell’inflazione – ha commentato Mikhail Maslennikov, policy advisor su giustizia economica di Oxfam Italia -. Le misure di sostegno alle famiglie devono proseguire ed essere indirizzate meglio verso le famiglie in condizioni di maggior bisogno. inoltre indispensabile abbandonare il regime transitorio del Reddito di Cittadinanza per il 2023, riformando l’unica misura strutturale di contrasto alla povert di cui disponiamo. Intanto crollano i salari per oltre 6 milioni di dipendenti privati, a tal punto che gli adeguamenti non copriranno l’inflazione. E dal governo arrivano misure ancora insufficienti. Se il dilagare del lavoro povero rappresenta una caratteristica strutturale del mercato italiano, destano preoccupazione le iniziative gi messe in campo e le intenzioni del nuovo Esecutivo>, ha concluso Maslennikov.
16 gennaio 2023 (modifica il 16 gennaio 2023 | 11:21)
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