Italia verso la recessione: Pil – 0,2% nel terzo trimestre, ancora peggio nel quarto

L’Italia si avvia verso la recessione. Ora lo dice anche l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb). Nella nota congiunturale diffusa mercoledì, l’autorità indipendente sui conti pubblici presieduta da Lilia Cavallari, stima per il terzo trimestre del 2022«una battuta d’arresto del Pil italiano, che dopo il rimbalzo del secondo trimestre, si sarebbe ridotto dello 0,2%». E nel quarto trimestre «la situazione rischia di peggiorare ulteriormente a causa dell’inflazione e del protarsi delle conseguenze del conflitto in Ucraina». Con due trimestri consecutivi col segno meno si finirebbe appunto in recessione tecnica. Per fortuna, «grazie all’andamento positivo della prima metà dell’anno, comunque, il 2022 dovrebbe chiudersi con una crescita del 3,3%; l’anno prossimo, invece, nello scenario tendenziale il Pil dovrebbe rallentare decisamente, registrando un’espansione molto modesta», pari allo 0,3%, dice l’Upb. Si tratta di un’inversione di tendenza con la quale dovrà fare i conti anche il nuovo governo che, per prima cosa, dovrà mandare in Parlamento la legge di Bilancio per il 2023.

L’inflazione resterà alta

A pesare sull’arretramento della crescita nel terzo trimestre ha concorso, si legge nella nota, la «flessione dell’industria e delle costruzioni», mentre hanno tenuto i servizi, «che però iniziano a risentire dei rincari dei trasporti e delle attività ricreative». Detto questo, lo stesso Upb riconosce che «l’incertezza delle previsioni relative al 2023 è molto elevata», perché dipende molto da come andrà la guerra in Ucraina. Più consolidata appare invece la tendenza all’aumento dell’inflazione, col rischio che «la dinamica dei prezzi rimanga persistentemente alta». I ripetuti sostegni decisi dal governo «hanno attenuato in larga parte (88%) l’impatto dell’inflazione sulle famiglie con ridotti livelli di spesa». Completa il quadro a tinte fosche la frenata dell’occupazione nel bimestre luglio-agosto. I prezzi del gas, triplicati nel 2022 rispetto al 2021 hanno sottratto un punto percentuale alla crescita del Pil nel 2022; «se i prezzi del gas si mantenessero su questi livelli anche nel prossimo biennio, gli impatti complessivi sul Pil nel 2024 sarebbero di circa tre punti percentuali».

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, 2022-10-19 16:32:00, Le stime dell’Ufficio parlamentare di bilancio confermano l’inversione del trend , Enrico Marro

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