Jacobs in crisi, non riesce più a vincere: così vuole riprendersi la velocità

di Gaia Piccardi

Battuto da Samuele Ceccarelli nei 60 metri agli Assoluti indoor di Ancona, seconda sconfitta consecutiva dopo due anni di imbattibilit, ora il campione olimpico insegue il guizzo d’oro agli Europei in sala. Poi la stagione all’aperto

L’esordio a Lodz (6”57) non era solo ruggine, la sconfitta di Lievin (6”57) dopo due anni di imbattibilit era pi di una lezione da imparare, il kappa di Ancona agli Assoluti indoor, il suo regno, apre una crepa nella stagione di Marcell Jacobs. Houston, we have a problem. Il campione olimpico non sa pi vincere. E, quel che peggio, arriva in fondo ai 60 della finale persa con Samuele Ceccarelli, 23enne toscano che aveva fatto il (personale) botto a Berlino in 6”58, toccandosi la coscia sinistra incerottata (adduttore), una smorfia sul volto, spiegazioni poco rassicuranti: Se fosse stato un 100 metri mi sarei fermato. Ero in una condizione di corsa che ha evidenziato un problema da qualche parte, vorrei capire dove: non mi ha permesso di continuare a correre.

Lo squillo tanto atteso non arrivato. E che Ceccarelli (l’atletica abbracciata tardi, a 16 anni, dopo le gare di karat, toscano di Massa al quinto anno di giurisprudenza a Pisa, allenato da Marco Del Medico) fosse in gran forma si era intuito ma era fantatletica pensare che potesse battere in re di Olimpia. E invece un centesimo di differenza (6”54 contro 6”55), scavato nella fase lanciata — cio nel momento in cui il miglior Jacobs saluta gli avversari — getta nello sconforto il campione olimpico, mondiale e continentale in sala, che tra 13 giorni sar chiamato a difendere il titolo agli Europei (se confermati a Istanbul dopo il terremoto in Turchia). Nelle foto con i tifosi si sforza di sorridere, Marcell, per l’umore cupo (nonostante l’abbraccio consolatorio di Gimbo Tamberi, padrone di casa non in competizione e compagno d’avventura nella straordinaria giornata del doppio oro olimpico a Tokyo): Brucia perch il primo titolo italiano che perdo dopo non so quanti anni, ma non smetter mai di mettermi in gioco. Ci sono ancora tante cose tecniche da sistemare, in batteria era una corsa totalmente diversa. Dobbiamo lavorare. Dobbiamo rivedere le varie parti della gara e capire dove si trova il problema. Ora in testa ci sono gli Europei indoor, una tappa di passaggio per la stagione outdoor.

Il debutto all’aperto (a Rabat il 28 maggio o al Golden Gala a Firenze il 2 giugno), ora, sembra lontanissimo. Jacobs avrebbe voluto arrivarci sulle ali di una stagione in sala in crescendo, che a questo punto (sempre che il fastidio alla coscia non sia pi serio di un indurimento: gli esami oggi a Roma chiariranno) va raddrizzata con un colpo di reni nell’ultima gara a disposizione: l’Europeo.

I sorrisi, le lacrime agli occhi, l’incredulit autentica sono di Ceccarelli, che sarebbe stato felice anche di arrivare secondo: Non ci sono parole, a Jacobs dico grazie: l’atletica non regala niente a nessuno. Sono un ragazzo semplice, non me lo aspettavo. Semplice e veloce: a gennaio sui 60 aveva un personale di 6”72, adesso terzo nella lista azzurra all time (dopo Jacobs 6”41 e Tumi 6”51) e in quella continentale stagionale (dietro Prescod 6”49 e Hartmann 6”53). Aspettando Jacobs, ci godiamo Samuele, eroe non per caso all’ombra del campione che cerca se stesso.

20 febbraio 2023 (modifica il 20 febbraio 2023 | 07:33)

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