Rula Jebreal attacca Giorgia Meloni sulla condanna del padre. Lei: spiegherà al giudice

di Redazione Politica

Meloni risponde sui social alla giornalista. Carlo Calenda difende la leader di Fratelli d’Italia: il tweet? Una bassezza. Buffagni (M5S); Giorgia non ti curar di loro

«La Meloni non è colpevole dei crimini commessi da suo padre, ma spesso sfrutta i reati commessi da alcuni stranieri – scrive su Twitter Rula Jebreal —, per criminalizzare tutti gli immigrati, descrivendoli minaccia alla sicurezza. In una democrazia ci sono responsabilità individuali, NON colpe/punizioni collettive»: il tweet della giornalista scatena una polemica politica. L’intervento della giornalista prende spunto da una condanna del padre della Meloni per traffico di droga in Spagna (all’epoca il padre aveva già lasciato la famiglia) , una caso pubblicato sui giornali spagnoli pochi giorni fa.

Le parole di Jebreal hanno provocato la reazione di Meloni. «Il tatto della stampa italiana che racconta dei guai di mio padre, ma omette nei suoi titoli roboanti un elemento fondamentale. Tutti sanno che mio padre andò via quando avevo poco più di un anno. Tutti sanno che ho scelto di non vederlo più all’età di undici anni. Tutti sanno che non ho mai più avuto contatti con lui fino alla sua morte — ha scritto su Facebook la leader di Fratelli d’Italia —. Ma poco importa, se i «buonisti» possono passare come un rullo compressore sulla vita del «mostro». Evidentemente tra le tante cose che non valgono per me c’è anche il detto «le colpe dei padri non ricadano sui figli». E ha aggiunto: «Ps. Signora Jebreal, spero che potrà spiegare al giudice quando e dove avrei fatto la dichiarazione che lei mi attribuisce».

Sulla questione è intervenuto anche il leader di Azione, Carlo Calenda: «Rula questa è una bassezza. Non si fa politica così e tanto meno giornalismo. Quello che ha fatto il padre della Meloni non c’entra nulla con lei. Cancella questo tweet che tra l’altro ha l’unico effetto di portare ancora più gente a sostenere FdI».

Interviene anche lo stellato Stefano Buffagni: «Oggi Giorgia Meloni sta per diventare premier ed ecco che dal cilindro di certa stampa tirano fuori questa notiziona, quest’articolone, questo schifo. Vi giuro sono nauseato. Già, perché, rivedo un film già visto: certa stampa, mossa da certi apparati, è il braccio armato di chi inneggia alla democrazia ma poi non l’accetta e usa qualsiasi mezzo per screditare l’avversario politico di turno. Tra l’altro entrando nella sfera privata di una donna che dal padre è stata abbandonata quando era piccola. È capitato con il M5S, con me personalmente, e ora tocca alla Meloni essere aggredita sul piano personale. In moltissime occasioni ho attaccato Giorgia Meloni per le sue idee e per le sue dichiarazioni. Ma oggi devo dirle con il cuore: ti sono vicino, non ti curar di loro».

30 settembre 2022 (modifica il 30 settembre 2022 | 15:10)

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