Juventus-Fiorentina 2-0: Bernardeschi e Danilo, bianconeri in finale contro l’Inter

di Alessandro Bocci, inviato a Torino

Allegri sfiderà i nerazzurri l’11 maggio all’Olimpico. Le mosse giuste del tecnico bianconero: la sua è una squadra solida, anche se con poca fantasia

La Juventus raggiunge l’Inter senza troppo penare nella finale di Coppa Italia, che diventa la rivincita della Supercoppa e l’incrocio tra la vecchia regina e quella nuova. Allegri, alla quinta finale, non può dimenticare che ha messo in bacheca le quattro precedenti e che l’appuntamento dell’11 maggio è il solo modo per portare a casa un trofeo in una stagione per adesso da dimenticare. Dopo l’1-0 dell’andata, maturato all’ultimo respiro dopo molta sofferenza e grazie all’autorete di Venuti, Madama si impone 2-0 con un gol per tempo. La Fiorentina di Italiano, reduce da sei partite senza sconfitte in campionato, cercava un miracolo oggettivamente difficile, ma non si avvicina neppure all’obiettivo. La Juve chiude ogni varco e colpisce in contropiede. Il gol di Bernardeschi, a metà primo tempo, è favorito da un’uscita sbagliata di Dragowski. Il raddoppio di Danilo arriva proprio al tramonto della nottata quando lo Stadium è già pronto a festeggiare. I viola fanno tanto sterile possesso palla, ma non graffiano e nel momento in cui riescono a bucare la compatta retroguardia bianconera Perin, portiere di Coppa, è più ispirato del collega. Così assisteremo al derby d’Italia trasformato in finale di Coppa Italia, evento raro e suggestivo, capitato solo due volte nella storia, l’ultima lontana 57 anni fa. La Juve le aveva vinte entrambe, l’Inter è avvisata.

Il tema tattico è subito chiaro. La Fiorentina gioca con il baricentro alto e un centrocampista, Ikone, preferito a Maleh, sulla linea dei centrocampisti per aumentare la densità offensiva. Ma l’idea di Italiano non trova riscontri sul campo. I viola attaccano piano, favorendo la solida difesa della Juve, che non fa passare niente e prova con i lanci lunghi, costringendo Martinez Quarta e Igor a difendersi due contro due con Vlahovic e Morata. La Fiorentina è anche sfortunata, nell’avvicinamento alla partita perde Milenkovic, il suo miglior difensore, per un attacco di gastroenterite.

Allegri sceglie una squadra più solida e meno fantasiosa rinunciando in partenza alle percussioni di Cuadrado e al genio, per la verità appassito, di Dybala. Bernardeschi e Rabiot sono gli esterni nel 4-4-2 con Danilo vertice basso. Le occasioni di una partita molto tattica e poco spettacolare sono quasi tutte dei bianconeri, un bel tiro di Vlahovic respinto da Dragowski e un intervento provvidenziale nell’area piccola di Martinez Quarta per anticipare Morata, liberato da un sontuoso tacco dell’ex centravanti viola. La rete di Bernardeschi mette in discesa la partita degli allegriani. La reazione della Fiorentina è un tiro di Cabral, favorito da un’ingenuità di De Sciglio.

La partita non cambia faccia nel secondo tempo. Il solito giro palla della Fiorentina sbatte sul muro juventino: Perin è reattivo a deviare un pallone vagante dopo un rimpallo tra Martinez Quarta e De Ligt, ma le azioni più insidiose arrivano dal contropiede della Juve: Zakaria colpisce un palo esterno e Rabiot segna il raddoppio cancellato dalla Var per fuorigioco. Italiano le prova tutte, Callejon terzino per migliorare la fase d’attacco e il doppio centravanti, Piatek a fianco di Cabral (un inedito), ma non è la notte viola. Il gol, quello del 2-0 finale, lo segna Danilo .

Le formazioni

Torino, ore 21, diretta tv Canale 5


Andata 1-0
Juventus (4-4-2): Perin; De Sciglio, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Bernardeschi, Danilo, Zakaria, Rabiot; Vlahovic, Morata. Allenatore: Allegri.
Fiorentina (4-3-3): Terracciano; Venuti, Martinez Quarta, Igor, Biraghi; Duncan, Torreira, Saponara; Nico Gonzalez, Cabral, Ikoné. Allenatore: Italiano.
Arbitro: Doveri di Roma

Vigilia e prepartita

Questa sera alle 21 all’Allianz Stadium di Torino si gioca Juventus-Fiorentina, semifinale di ritorno di Coppa Italia. Si parte dall’1-0 per i bianconeri ottenuto a Firenze il 2 marzo grazie a un’autorete di Venuti al 91’. In virtù della regola del gol che vale doppio in trasferta — pronta ad andare finalmente in pensione anche in Italia proprio dopo questa partita — alla Viola servirà solo vincere, eventualmente anche con un gol di scarto, ma segnandone almeno due (quindi 2-1, 3-2 ecc ecc). Sull’1-0 per la Fiorentina si andrà ai supplementari e, nel caso, ai rigori. Ogni altro risultato qualificherà la Juventus alla finale dell’11 maggio a Roma con l’Inter che martedì 19 ha eliminato il Milan con un 3-0 nel ritorno dell’altra semifinale.

Vigilia e prepartita: formazione Juventus

Massimiliano Allegri conferma Perin tra i pali portiere di coppa in uno schieramento 4-4-2. Danilo avanza a centrocampo al fianco di Zakaria, con Bernardeschi e Rabiot esterni. Tandem offensivo Vlahovic-Morata e Dybala in panchina, pronto a entrare a partita in corso. I bianconeri vogliono la finale anche per apparecchiare una rivincita (e allontanare lo spettro degli «zero titoli») dopo aver perso con l’Inter il 12 gennaio scorso, a San Siro, la Supercoppa Italiana ai supplementari (2-1). «La Coppa Italia è così: se la vinci non conta niente, se la perdi hai fallito l’obiettivo», ha detto alla vigilia Massimiliano Allegri che poi ha aggiunto: «Io appagato? È difficile. A me piace poco parlare, a qualcuno un po’ di più. Le critiche fanno bene perché stimolano, ma non è automatico che se lavori in un certo modo l’obiettivo lo raggiungi».

Vigilia e prepartita: formazione Fiorentina

La Fiorentina, schierata col 4-3-3, tenterà il colpo con Cabral centravanti e Nico Gonzalez e Saponara al suo fianco: «Vincere non è impossibile – ha detto Vincenzo Italiano, tecnico dei viola –. Il risultato dell’andata peserà tantissimo. A Firenze abbiamo fatto una grande prestazione, ma non siamo stati concreti. Dobbiamo riuscire a fare una grande gara, cercando di ottenere qualcosa di impossibile. Cerchiamo un’impresa, se dovessimo fallire staremo male, se andrà bene saremo felici».

20 aprile 2022 (modifica il 20 aprile 2022 | 23:55)

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, 2022-04-20 21:56:00, Allegri sfiderà i nerazzurri l’11 maggio all’Olimpico. Le mosse giuste del tecnico bianconero: la sua è una squadra solida, anche se con poca fantasia, Alessandro Bocci, inviato a Torino

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