Juventus e Ronaldo, si va alle vie legali: CR7 vuole i 20 milioni della «carta segreta»

di Simona Lorenzetti e Massimiliano Nerozzi

Il portoghese ha presentato attraverso i suoi legali una richiesta in Tribunale a Torino: vuole copia di tutti gli atti dell’inchiesta, anche le intercettazioni dove i dirigenti bianconeri parlano di lui

Tanto per cambiare, Cristiano Ronaldo punta a vincere: sul prato del «Lusail Stadium», dove martedì sera con il suo Portogallo sfiderà la Svizzera, negli ottavi del Mondiale; e, chissà, in tribunale, dove potrebbe ritrovare la Juve, a duello legale. Lo scorso 4 novembre infatti, tramite un avvocato, CR7 ha presentato ai magistrati torinesi che indagano sui conti del club bianconero un’istanza per avere copia degli atti dell’inchiesta, «avendone interesse». Insomma, per poter dare un’occhiata alla mole di documenti acquisiti e sequestrati dai militari della Guardia di finanza, e alle telefonate (intercettate) dei dirigenti bianconeri, che più di una volta parlavano di lui.

Come succede al capo dell’ufficio legale del club, Cesare Gabasio, discutendo con il ds Federico Cherubini: «Non arriverei all’estremo (…) di fare una causa, perché poi quella carta lì che loro devono tirar fuori non è che ci aiuti tanto a noi (…) nel nostro bilancio». Si parla dell’ormai famosa «carta di Ronaldo» e delle sue buste paga arretrate, la cui esatta contabilità viene trovata dagli investigatori dentro al file «CR7 cartellina.xlsx». C’è l’indicazione del residuo degli emolumenti dovuti al giocatore per la «manovra stipendi 2019/2020» e quella del «2020/2021» per «complessivi 29.322.499,33 euro». Sui 19,975 milioni netti. Sul punto, annotano il procuratore aggiunto Marco Gianoglio e i pm Mario Bendoni e Ciro Santoriello: «È bene sottolineare che dalla consultazione nella relazione finanziaria al 30 giugno 2021 non è stata rinvenuta informazione in merito e, inoltre, dall’attività di ascolto svolta si è avuto conferma del perdurare di elementi di opacità della situazione».

La situazione pare complessa, pure leggendo la considerazione del direttore finanziario, Stefano Cerrato: «Ancora grazie che Ronaldo non ha fatto dei pizzini pericolosi». Dunque — sempre secondo gli inquirenti — la stella portoghese avanzerebbe non pochi stipendi arretrati, quelli che la Juve avrebbe pensato di condizionare alla permanenza dello stesso Ronaldo al Manchester United, club nel quale l’attaccante andò. Non senza controindicazioni, almeno ascoltando alcune intercettazioni, in merito: «Legare…alla permanenza lì! Non è certificabile oggi perché c’è un mercato in mezzo e quindi il revisore non può dire che lui sicuramente resterà lì». Si ritorna sempre alle parole di Gabasio: «Quella carta famosa che non deve esistere teoricamente, no? (…) quindi sai se salta fuori (…) ci saltano alla gola tutto sul bilancio, i revisori e tutto (…) poi magari dobbiamo fare una transazione finta». L’8 luglio scorso i pm avevano citato CR7 come persona informata sui fatti: ma lui, almeno fino a ora, s’è fatto di nebbia.

4 dicembre 2022 (modifica il 4 dicembre 2022 | 08:48)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-12-04 07:48:00, Il portoghese ha presentato attraverso i suoi legali una richiesta in Tribunale a Torino: vuole copia di tutti gli atti dell’inchiesta, anche le intercettazioni dove i dirigenti bianconeri parlano di lui, Simona Lorenzetti e Massimiliano Nerozzi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version