Il killer di Roma ripreso in un video, si cerca l’arma del delitto: forse un sitletto

di Rinaldo Frignani

Corsa contro il tempo per identificare l’assassino delle tre prostitute attorno a piazzale Clodio. Avrebbe avuto rapporti sessuali con due di loro. L’intervento della maitresse cinese per salvare la sua «protetta». In Questura sotto torchio alcune persone

«Identificarlo in fretta, prenderlo subito». Prima che, nell’ipotesi che si tratti davvero di un serial killer, possa colpire di nuovo. Negli ambienti romani della prostituzione l’allarme è elevato, come la paura che ci possano essere nuovi omicidi. Sempre che non ci siano già stati e debbano ancora essere scoperti. Gli specialisti dell’Uacv, l’Unità di analisi del crimine violento della polizia, potrebbero prendere presto parte alle indagini sull’uccisione delle tre prostitute accoltellate a morte nella giornata di giovedì scorso a Prati durante rapporti sessuali con un cliente. Con una lama appuntita, forse uno stiletto.

Si cerca fra recenti denunce e segnalazioni di aggressioni in case d’appuntamenti e finti centri massaggi, tra omicidi irrisolti, come anche tra i profili di persone già accusate di questi reati. Fino a ieri notte alcune persone sono state sentite in Questura: non solo italiane, anche cinesi, connazionali delle due prostitute uccise nella casa d’appuntamenti in via Augusto Riboty, insieme con i proprietari dell’appartamento, affittato tramite un’agenzia. Convocati anche quelli della casa di via Durazzo dove è stata uccisa la escort Marta Castaño Torres, pugnalata prima delle altre due: avrebbero affittato in nero gli immobili alle vittime. Compreso quello nel quartiere Centocelle dove la colombiana era stata fino a metà ottobre. Perché il trasferimento? Fuggiva da qualcuno?

Sono centinaia i reperti raccolti dalla Squadra mobile. Oggi al Policlinico Gemelli le autopsie potrebbero indicare l’orario dei tre omicidi. Punto fondamentale per confutare eventuali alibi. Ma i passi avanti non mancano: il killer delle prostitute potrebbe aver lasciato il suo Dna sulle scene dei delitti e sarebbe stato anche ripreso dalle numerose telecamere di sicurezza a piazzale Clodio. Avrebbe un volto, manca ancora il nome, ma quelle immagini potrebbero risultare fondamentali per arrivare alla sua identificazione. Anche genetica. Si sa che alcuni condomini sono usciti dal palazzo alle 10.30 e non hanno notato nulla: venti minuti dopo il cadavere di una delle due cinesi è stato trovato.

L’assassino l’aveva già fatta franca in via Durazzo: in entrambi i casi nessuno si è accorto della sua presenza e dopo l’ultimo duplice omicidio potrebbe essersi allontanato, con gli abiti intrisi di sangue, passando dal cortile interno, scavalcando muri e recinzioni, lasciandosi alle spalle il corpo della maitresse di 45 anni, finita con una coltellata a un fianco sul pianerottolo del primo piano dove era corsa per cercare aiuto dopo aver tentato di salvare la sua «protetta». «Attenti, è sporco», avverte il dirimpettaio delle vittime, chinandosi per pulire la macchia rossa con un fazzoletto prima di chiudere la porta.

Sul triplice omicidio di due giorni fa la procura ha aperto due fascicoli distinti, solo una procedura tecnica in quanto gli eventi sono stati segnalati in momenti separati, ma per chi indaga la mano assassina continua a essere unica. Si analizzano i tabulati delle utenze telefoniche delle vittime, insieme con le prenotazioni e le chat su alcuni siti di incontri hot, come moscarossa.biz e altri, per ricostruire l’agenda di appuntamenti della colombiana e delle due cinesi, anche se è possibile che il killer fosse un cliente abituale delle due case d’appuntamenti e si sia presentato senza aver preso accordi.

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19 novembre 2022 (modifica il 19 novembre 2022 | 08:36)

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