La docente svela ai bimbi che Babbo Natale non esiste. La dirigente dellAT Vicenza: I docenti preservino la magia del Natale

Ha fatto discutere quanto accaduto in una scuola primaria di Firenze: polemica tra docente e genitori dopo che l’insegnante aveva rivelato agli allievi che “Babbo Natale non esiste”.

L’episodio ha riacceso il dibattito sull’importanza del mantenere vive le tradizioni e la magia nelle vite dei bambini. Sul sito dell’ambito territoriale di Vicenza, c’è spazio per le considerazioni del dirigente Nicoletta Morbioli.

La credenza in figure come Santa Lucia e Babbo Natale è un esempio di quello che il noto psicologo Jean Piaget definiva “pensiero magico”, una fase normale dello sviluppo cognitivo infantile. La fantasia, il gioco, l’illusione e la fiaba sono strumenti fondamentali nella crescita e formazione dei nostri bambini. Tali elementi aiutano a nutrire la loro immaginazione e a sviluppare la capacità di sognare e di credere in qualcosa di più grande.

Con il tempo, i bambini cominciano a raccogliere indizi che li portano a dubitare dell’esistenza di queste figure. Questo processo è un passaggio delicato che varia da bambino a bambino. Alcuni scoprono la verità osservando i comportamenti dei genitori o ascoltando i compagni più grandi. Tuttavia, fino a quando non sono pronti ad affrontare la verità, molti bambini tendono a ignorare questi segnali.

È fondamentale che gli insegnanti siano consapevoli della loro responsabilità nel preservare questa magia. Le rivelazioni premature e inopportune possono rompere il legame speciale che si crea tra genitori e figli attraverso queste tradizioni. Gli insegnanti dovrebbero lavorare in sinergia con le famiglie per supportare il naturale sviluppo emotivo e cognitivo dei bambi

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