La frana a Luino e le vite di 12 famiglie minacciate dalla montagna: «Abbiamo ancora il mutuo da pagare»

di Andrea Camurani

Luino (Varese), evacuato il condominio di via Creva 93C: 20 persone fuori casa, sistemate in hotel o accolte da parenti e amici. Santina, 67 anni: «Chi lo compra più adesso il mio appartamento?». I rocciatori al lavoro per mettere in sicurezza la zona

«Cerco di essere ottimista, penso che prima o poi le cose si sistemeranno e potremo ritornare a casa. Certo, lì c’è la nostra vita, l’investimento di tutti i nostri risparmi». Rita, 52 anni, è stata assieme a suo marito per l’ultima volta nel condominio di via Creva 93C lunedì pomeriggio a riprendere le sue cose. Accompagnata dai vigili del fuoco dopo essere stata evacuata dal suo appartamento al terzo piano perché allontanata con ordinanza dal sindaco domenica sera: una fetta della montagna alle spalle del condominio dove vive è franata.

Le cause della frana

Il gran secco dell’ultimo periodo abbinato alle piogge che da queste parti sono cadute in maniera piuttosto violenta, potrebbero essere state le cause di uno smottamento che si è registrato vicinissimo alla palazzina, costruzione che risale alla seconda metà degli anni Settanta, come conferma il sindaco di Luino, Enrico Bianchi: «Certo, oggi sarebbe impensabile costruire lì». Le immagini dei droni dei vigili del fuoco parlano chiaro e mostrano un vasto fronte di roccia caduto a valle e trattenuto in alcuni punti da una «barriera paramassi» in acciaio fissata al versante solo dopo l’edificazione del condominio «della Cavetta». Stime ufficiali non ce ne sono, ma potrebbe trattarsi di un volume pari a 300 metri cubi di roccia franati.

I rocciatori al lavoro

Martedì 26 aprile partono le operazioni di «disgaggio» da parte dei rocciatori che valuteranno da vicino la situazione prima di ipotizzare un possibile rientro delle 20 persone. In tutto una dozzina di nuclei famigliari che hanno dovuto passare oramai due notti fuori casa, sistemandosi da amici o parenti. O in albergo, proprio come Rita Rocca e il marito Massimo Fanton, 45 anni, che alloggiano all’hotel Internazionale, di fronte alla stazione di Luino, che in tutto ospita 8 sfollati. «Abbiamo comprato casa qui a Creva (il nome del quartiere) nel 2019. Ci piaceva l’appartamento, molto grande, con due bei balconi e una vista che arriva fino all’azzurro del Verbano. Certo, ora è un bel pensiero, ci mancano ancora sei anni di mutuo da pagare», spiega Rita, che lavora in ospedale, e sabato notte, quando si sono sentiti sentito i primi movimenti della montagna, era fuori casa per lavoro. Il marito, che dormiva, non ha sentito nulla.

Un rumore nella notte

Chi invece si è svegliata nel sonno è stata la signora Santina Sirianni, di 67 anni che vive al primo piano. «Si, ho sentito un rumore nella notte, erano circa le 4, ma non sono riuscita a distinguere di preciso cosa fosse. Invece quando il grosso della roccia è venuto giù, domenica nel tardo pomeriggio, ho sentito eccome il frastuono», spiega la donna che abita nel condominio dal 1992, anche lei sfollata da domenica e che ha trovato sistemazione dai parenti. «La rete paramassi è stata messa dopo che ho comprato casa. Tutti mi dicevano che non sarebbe venuto giù niente dalla montagna, e che comunque alla base della parete c’è un grande fosso che ha il compito di contenere il materiale in caso di caduta, anche se una volta, oramai parecchi anni fa, ricordo che un masso entrò in casa del mio vicino e una volta arrivò qualcosa anche sul mio balcone».

La valle del Tresa

La zona dove si è verificato lo smottamento è nella valle del fiume Tresa, emissario del Ceresio che dopo pochi chilometri si getta nel lago Maggiore: poco più a Nord il corso d’acqua combacia col confine di stato fra Italia e Svizzera attraverso versanti fragilissimi che più di una volta sono franati. Adesso i residenti incrociano le dita e aspettano il responso degli esperti che potranno stabilire l’eventuale rientro nelle case, presidiate dalle forze dell’ordine. Si parla di giorni, come minimo. «Certo adesso se voglio vendere, chi la compra più la mia casa?», sussurra la signora Santina.

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26 aprile 2022 (modifica il 26 aprile 2022 | 08:32)

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, 2022-04-26 06:34:00, Luino (Varese), evacuato il condominio di via Creva 93C: 20 persone fuori casa, sistemate in hotel o accolte da parenti e amici. Santina, 67 anni: «Chi lo compra più adesso il mio appartamento?». I rocciatori al lavoro per mettere in sicurezza la zona, Andrea Camurani

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