di Emanuele BuzziIl fondatore nella capitale da domenica, mentre l’ex premier attacca il Pd: «Insulti da alcuni di loro. Il campo largo? Si è ristretto» Beppe Grillo torna a Roma e si prende la scena alla sua «prima» da consulente della comunicazione. Intanto è scontro tra M5S e Pd. Giuseppe Conte prende posizione sui temi, come la questione del braccio di ferro sull’invio di armi pesanti in Ucraina, che lo hanno visto in rotta con i dem. «Ci sono rimasto male: di fronte ad una convinzione identitaria forte del M5S, alcune componenti del Pd hanno attaccato i 5 Stelle con frasi ingiuriose. Non sono stato insultato così neppure dal fronte del centrodestra, e invece lo sono stato dal Pd». E ha aggiunto: «Certo io col Pd ci voglio lavorare però nel rispetto reciproco e per ora non mi hanno rispettato: abbiamo subito frasi irriguardose e ingiuriose, alcune sono state addirittura volgari». Conte, che in chiave elettorale è tornato a sostenere il proporzionale («necessario»), affonda anche un asse di centrosinistra più composito. Il campo largo del centrosinistra «si è ristretto pressoché immediatamente: quando abbiamo scoperto che ci doveva essere Renzi, la cui affidabilità è nota, e Calenda, che ha detto di non voler venire con i 5 Stelle, abbiamo risolto il problema…» ha commentato il presidente M5S intervistato a Metropolis di Repubblica.it. «Non sto superando il Pd a sinistra, lo sto superando sulla linea del buonsenso che non è né di destra né di sinistra», ha chiarito ancora Conte, parlando di quei temi — dal pacifismo al salario minimo — su cui il leader pentastellato sta insistendo. Non a caso il presidente M5S ha bocciato l’idea di costruire inceneritori («Il Pd deve capire che noi siamo per la transizione energetica ed ecologica vera»). «Con Grillo ci parliamo molto spesso, quasi tutti i giorni, con Di Maio ci aggiorniamo, ci siamo parlati oggi», ha sottolineato l’ex premier a proposito dei rapporti interni al Movimento. E proprio in queste ore il garante M5S è tornato a Roma: oggi sarà al convegno sulle Comunità energetiche rinnovabili promosso dal senatore Gianni Girotto, convegno a cui parteciperà anche Conte. Con il leader M5S Grillo sta convergendo su una linea dai temi identitari più netti. «Beppe non vede l’ora di dare il suo apporto su progetti concreti» raccontano i ben informati. Non è escluso che nelle prossime ore il garante incontri Conte in privato per esporre alcune idee e considerazioni. E potrebbe esserci anche una «prima»: l’esordio del fondatore nella sede del M5S, a due passi dai palazzi del Parlamento. Ma proprio il contratto da 300 mila euro firmato da Grillo continua a creare ripercussioni indirette nel partito. Ora c’è un fronte con i creditori: alcuni professionisti, nei termini di un accordo siglato un anno fa con il M5S, aspettano di vedere le loro spettanze saldate dai 5 Stelle. Intanto, proprio con il Pd attaccato da Conte, rischia di crearsi un piccolo paradosso: più lontani su agenda e tematiche nazionale, ma più vicini in chiave Amministrative. Il Movimento infatti non sarà quasi mai «indipendente» alle prossime Comunali, ma molto spesso in coalizione con i democratici. Le liste autonome certificate, fino a pochi anni fa cavallo di battaglia di 5 Stelle, saranno solo poche decine. «Non c’è da preoccuparsi — sostengono fonti del Movimento —. Si tratta solo della naturale evoluzione a livello territoriale del percorso progressista del M5S». Ma tra gli attivisti la scelta ha provocato qualche malumore. 2 maggio 2022 (modifica il 2 maggio 2022 | 22:18) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-02 21:15:00, Il fondatore nella capitale da domenica, mentre l’ex premier attacca il Pd: «Insulti da alcuni di loro. Il campo largo? Si è ristretto», Emanuele Buzzi