La Regina (Pd) fa un passo indietro, poi smentisce, poi conferma: «Rinuncio a candidarmi»

di Chiara Barison

Il candidato dem in Basilicata aveva espresso dubbi sull’esistenza dello Stato di Israele, poi le scuse e il sostegno di Letta. Salvini plaude al presunto ritiro: «Meglio tardi che mai»

«Rinuncio alla mia candidatura perché il Pd viene prima di tutto e perché questa campagna elettorale è troppo importante per essere inquinata in questo modo». Raffaele La Regina ci ripensa e alla fine abbandona la corsa elettorale nel collegio della Basilicata. «Quando si ha 20 anni si esprimono e si pensano molte cose. Poi si cresce, si studia, si cambia idea».

Quando si ha 20 anni si esprimono e si pensano molte cose. Poi si cresce, si studia, si cambia idea.

Rinuncio alla mia candidatura perché il Pd viene prima di tutto e perchè questa campagna elettorale è troppo importante per essere inquinata in questo modo.

— Raffaele La Regina (@RaffaeleLaRegin) August 20, 2022

E dire che poco prima aveva detto: «Nessun passo indietro, stiamo lavorando alla campagna elettorale con passione e determinazione». L’ormai ex candidato capolista Pd in Basilicata Raffaele La Regina aveva prima smentito il suo ritiro dalla corsa elettorale. La polemica era iniziata con un controverso tweet del ventinovenne dem su Israele che risale al dicembre 2020: «In cosa credete di più: legittimità dello Stato di Israele, alieni o al mollicato di Mauairedd? E perché proprio al mollicato?».

Nessun passo indietro, stiamo lavorando alla campagna elettorale con passione e determinazione. La vicenda di ieri si è chiusa con le mie scuse, la destra vorrebbe tenerla aperta. Come detto al @pdnetwork, giovani e Sud saranno il motore della crescita del Paese. Andiamo avanti!

— Raffaele La Regina (@RaffaeleLaRegin) August 20, 2022

«La vicenda di ieri si è chiusa con le mie scuse, la destra vorrebbe tenerla aperta», proseguiva La Regina su Twitter, che aveva già spiegato come si trattasse di «satira» e non di «una posizione politica» non avendo mai messo in discussione «il diritto a esistere» dello Stato di Israele.

L’attacco era rivolto soprattutto a Matteo Salvini. Il leader della Lega aveva manifestato la propria soddisfazione per il presunto ritiro del candidato: «Frasi che hanno consentito a Raffaele La Regina di diventare una colonna del Pd in Basilicata e di correre per il Parlamento con l’applauso di Enrico Letta che lo aveva espressamente citato come esempio. Nella notte, La Regina ha fatto un passo indietro. Meglio tardi che mai».

Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta aveva inizialmente espresso il suo sostegno nei confronti del neocandidato: «La posizione del partito su Israele è nota. I due tweet e il meme di La Regina», ha precisato Letta, risalgono «a quando non era candidato del Pd e non lo rappresentava, non rispecchiano in alcun modo il lavoro e le prese di posizione del Partito democratico di questi anni, schierato a difesa del diritto a esistere dello Stato di Israele, della sua sicurezza e del percorso di pace». La novità è che Letta ha chiesto al sottosegretario agli Affari Ue Enzo Amendola di candidarsi nel ruolo di capolista in Basilicata.

Prima dell’addio, avevano reagito indignati anche i capigruppo leghisti di Camera e Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo: «Incredibile il Pd. Invece di prendere le distanze da La Regina – che su Israele ha parlato come il più estremo degli estremisti islamici – conferma la sua candidatura e se la prende con Matteo Salvini che ha semplicemente riportato alcuni retroscena giornalistici che annunciavano una sua doverosa rinuncia», dichiarano, «notiamo con sconcerto come continui il mood Pd: antisemita e violento. Vergogna».

20 agosto 2022 (modifica il 20 agosto 2022 | 15:23)

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, 2022-08-20 13:40:00, Il candidato dem in Basilicata aveva espresso dubbi sull’esistenza dello Stato di Israele, poi le scuse e il sostegno di Letta. Salvini plaude al presunto ritiro: «Meglio tardi che mai», Chiara Barison

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