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Inviato da Mario Bocola – Ha perfettamente ragione lo psichiatra Paolo Crepet quando afferma che “la scuola è fallita perché il 99% degli alunni viene promosso e che i genitori la considerano un diplomificio dove parcheggiare i figli”.
Non ci stancheremo mai di ribadirlo: la scuola non è un parcheggio, bensì il luogo dove che trasmettono sapere, conoscenze e competenze. I ragazzi non devono vedere nella scuola un quid che deve trasformarsi in una valvola di sfogo per giocare e divertirsi.
La scuola, lo studio sono una cosa seria ed è da tempo che lo andiamo ripetendo ma sembra che si faccia “orecchio da mercante”, tanto da trasformarla in un parco giochi. Ogni cosa che si fa a scuola per i nostri alunni assume i connotanti di un puro divertimento.
È tutto un divertimento scherzare, giocare, sbeffeggiare, prendere in giro gli insegnanti tanto da essere diventata una prassi, una moda. A scuola ci sono momenti ludici, ma tutto deve essere finalizzato all’apprendimento.
Studiare, apprendere, leggere, scrivere, fare le cose che una scuola seria e professionale deve fare è fondamentale, perché rientra in quest’ottica, non è più possibile. Molto spesso le classi diventano un vero e proprio oratorio (almeno negli oratori si gioca, ma si prega anche). A scuola no. I genitori che, oramai, hanno delegato il loro ruolo di essere padri e madri alle istituzioni scolastiche perché se ne facciano carico, pensano che il mondo della scuola debba risolvere tutti i loro problemi.
, https://www.orizzontescuola.it/la-scuola-e-il-futuro-non-un-baby-parking-lettera/, Lettere in redazione, ,