La sfida delle urne: l’«eroica» corsa di chi deve rimontare nei collegi più difficili. Tra questi tante donne

di Adriana LogroscinoChi per spirito di servizio, chi ripescato, chi accetta il «duello impossibile». I candidati chiamati a conquistare il seggio senza spiragli Candidati sì, ma alla sconfitta. Sono quelli che corrono non solo contro pronostico, ma per la bandiera: senza reali possibilità di conquistare il seggio in Parlamento perché piazzati in collegi blindati o certi (secondo le classificazioni della mappa dell’Istituto Cattaneo) per gli avversari. Alcuni interpretano il ruolo con spirito di servizio. Altri rifiutano la funzione di sparring partner, non in grado di impensierire blasonatissimi competitor, e come il leggendario allenatore Vujadin Boskov, avvertono: «Partita finisce quando arbitro fischia». E tanti «sacrificabili» sono donne. Rossella Muroni, eletta nel 2018 come indipendente del Pd, fino a sabato scorso risultava non ricandidata. Poi il domino innescato dalla rinuncia di Raffaele La Regina in Basilicata ha permesso un ripescaggio. Per l’impossibile terzo collegio del Lazio alla Camera, però. «Diciamo che non c’era proprio la fila lì», ironizza. Ancor meno quando è stato svelato il maggiore competitor: Fabio Rampelli, uno dei paladini di Giorgia Meloni più presenti in tv. «Per me essere candidata nella zona di Roma in cui abito è un onore. Dopotutto l’altra volta ero una “paracadutata”. È la legge del contrappasso». Proverà lo stesso, dice Muroni, a «raccontare l’ambientalismo a chi pensa sia un argomento da fighetti del centro». A fare campagna elettorale, insomma. «Perché rifiutare una candidatura, dire “lì non mi candido” — è la sua stoccata a Monica Cirinnà che ha accettato con riluttanza un altro collegio scomodo del Lazio — mortifica i militanti che lavorano comunque, con fatica e senza compenso, dove si perde». Con una legge elettorale che consente di individuare gli eletti già all’atto del deposito delle liste, i posti che nessuno voleva non sono stati un problema solo del centrosinistra. Il centrodestra però, grazie ai sondaggi favorevoli, ha potuto risparmiare la sconfitta sicura ai big, attingendo alle nuove leve. E così a Bologna, contro l’ex sindaco pd Virginio Merola, candidato alla Camera, si immola Dalila Ansalone, giovane consigliera comunale di FdI. «Sarà una sfida dura — ammette — ma che mi onora. Le roccaforti rosse non esistono più e noi siamo la novità». Sull’altra sponda, è una missione impossibile quella a cui è chiamato Orazio Arancio. L’ex nazionale italiano di rugby si oppone, per il centrosinistra, a Nello Musumeci nel collegio di Catania per il seggio del Senato. L’ex presidente della regione, esponente di FdI, vicinissimo alla leader, dopo il fallimento del tentativo di ricandidarlo, viene chiamato a Roma con una candidatura blindata. L’intera Sicilia è in gran parte assegnata al centrodestra, dai sondaggi. Arancio, di contro, è un uomo di partito: per il Pd dell’isola, nel quale milita da tempo, è responsabile del dipartimento sportivo e ha un incarico nel Coni. Naturale la chiamata al sacrificio per una pattuglia di consiglieri regionali o comunali, in carica o ex: se il seggio c’è già, la candidatura di servizio fa meno male all’ego. La sindaca di Camposampiero Katia Maccarrone si misura nella roccaforte leghista dell’Alta padovana con Massimo Bitonci: «Mai dire mai!» arringa i suoi. La consigliera regionale del Veneto, Cristina Guarda, è candidata nel collegio di Treviso in cui FdI ha schierato Carlo Nordio. Il già deputato ed ex consigliere regionale verde Domenico Lomelo difende il collegio Puglia 2 contro Francesco Paolo Sisto di Fi. E Angela Sirello, consigliera municipale di FdI a Firenze, è schierata nel collegio per un seggio alla Camera considerato già sicuro per Federico Gianassi, espressione del sindaco Pd Dario Nardella. «Collegio rosso» lo definisce Sirello stessa: «Ma FdI può battere la sinistra anche qui. Lavorando sul territorio. Si perde o si vince solo quando il verdetto è scritto». Sconfitti annunciati forse, ma arrendevoli, no: la campagna elettorale è appena iniziata. 25 agosto 2022 (modifica il 26 agosto 2022 | 00:22) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-08-25 22:22:00, Chi per spirito di servizio, chi ripescato, chi accetta il «duello impossibile». I candidati chiamati a conquistare il seggio senza spiragli, Adriana Logroscino

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