La storia dalla maestra che salva lalunna di 5 anni a rischio soffocamento per un mandarino: Calma e sangue freddo, così sono riuscita a salvarla

Drammatica situazione in un istituto scolastico a Voghera. Una bimba di 5 anni ha rischiato di soffocare per un boccone di cibo. La prontezza d’azione di un’insegnante, Tiziana, ha scongiurato un potenziale tragico esito.

Durante l’orario della merenda, la piccola, seduta tra i suoi compagni, stava mangiando un mandarino. All’improvviso, la situazione è precipitata: la bambina è diventata cianotica e stava per perdere conoscenza: “I bambini si sono seduti per consumare la merenda come di consueto. Ogni bambino aveva da mangiare quello che gli aveva preparato la mamma. Lei aveva un mandarino. Ha iniziato a mangiarlo, ma a un certo punto mi sono accorta che il suo sguardo si è fatto assente ed era diventata cianotica. Mi sono avvicinata e mi sono accorta che non respirava, l’ho afferrata al volo perché avendo praticamente perso conoscenza stava per cadere dalla sedia rischiando anche di battere la testa”, racconta a Prima Pavia.

Tiziana, con esperienza nella Croce Rossa e volontaria della Protezione Civile Comunale, ha immediatamente riconosciuto la gravità della situazione. La maestra ha prestato primo soccorso con calma e professionalità, eseguendo prima colpi sulla schiena della bambina e poi la manovra di Heimlich: “Con calma e sangue freddo ho iniziato la manovra di disostruzione. Tre colpi sulla schiena che però non hanno dato esito immediato. Allora sono passata alla manovra di Heimlich e finalmente la bambina espelle il pezzo di mandarino. Allora l’ho portata fuori dalla classe e lo messa in posizione laterale di sicurezza e la piccola ha iniziato a vomitare. Le ho quindi misurato tutti i parametri con il mio smartwatch, aveva le pulsazioni bassissime ma a poco a poco si è ripresa e mi è pure venuta in braccio”.

L’azione ha permesso di liberare le vie aeree della piccola, che ha poi espulso il pezzo di mandarino. “I sanitari del 118, arrivati sul posto, hanno confermato l’importanza cruciale del mio intervento”, ha dichiarato Tiziana che aggiunge:“Conoscevo questo tipo di manovre avendo lavorato per diverso tempo in Croce Rossa e attualmente sono volontaria della Protezione Civile. Non è la prima volta che mi trovo ad affrontare situazioni di emergenza, un caso analogo mi era già capitato 8-9 fa. L’importante è che ora la bambina stia bene”.

Grazie alla sua azione, la bambina ha evitato conseguenze potenzialmente fatali o danni cerebrali gravi. I genitori della bambina hanno deciso, comunque, di portarla in ospedale per accertamenti.

Manovra di Heimlich: cos’è e come farla

La manovra di Heimlich, come spiegato dall’Istituto superiore di sanità in una pagina web dedicata, è una tecnica salvavita di primo soccorso che si utilizza in caso di ostruzione delle vie aeree causata da un corpo estraneo. Viene eseguita per prevenire il soffocamento di una persona nel caso in cui le sue vie respiratorie vengano bloccate da un pezzo di cibo o da un altro oggetto.

La tecnica, “consiste nel comprimere il diaframma di persone coscienti, spingendolo verso l’alto, in modo da causare un colpo di tosse e la conseguente espulsione del corpo estraneo. Ciò si ottiene alternando 5 colpi alla schiena tra le scapole impressi con il palmo della mano, precisamente con la parte che si trova alla base del pollice, denominata eminenza tenar, con 5 spinte sul diaframma, ha spiegato l’Iss.

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