La tecnologia è il nuovo oro: fermato  in dogana, addosso aveva 16 smartphone  e 160 processori

di Enrico Forzinetti

A destare il sospetto degli agenti la sua camminata innaturale visto che il materiale era legato al corpo con nastro adesivo. Pochi giorni prima era stato intercettato un carico di schede grafiche etichettate in maniera sbagliata per evitare dazi doganali

Nel 2022 può succedere ancora che l’introduzione illegale di prodotti in un Paese avvenga facendo trasportare addosso a una persona la merce. È quanto successo a un cittadino cinese fermato nel porto di Gongbei, nella città di Zhuhai, mentre cercava di attraversare la dogana con ben 160 Cpu e 16 smartphone pieghevoli. Nonostante l’uomo stesse percorrendo il corridoio di chi non ha nulla da dichiarare, i funzionari della dogana si sono insospettiti per la sua camminata innaturale. Dopo le verifiche hanno così scoperto che la persona aveva letteralmente legato con un nastro ai polpacci, alla vita e all’addome ben 160 processori Intel di 11esima e 12esima generazione, nella maggior parte dei casi Intel Core i5-12600KF. Facendo una rapida stima si tratterebbe di prodotti per un valore attorno ai 52 mila dollari a cui si aggiungono poi i 16 smartphone pieghevoli di cui però non è stata rivelata la marca. Al momento non è stato chiarito che direzione avrebbe preso questo materiale tecnologico una volta entrato in Cina. In ogni caso l’uomo ora è in attesa di un processo.

Il caso delle schede grafiche

Ma le autorità doganali cinesi hanno anche intercettato dei carichi molto più importanti come quello da quasi 6 mila schede grafiche che stavano per entrare nel paese attraverso il porto di Huanggang, cercando di aggirare alcuni dazi con un’etichettatura diversa dal prodotto realmente trasportato. Stando alle foto scattate durante l’ispezione e diffuse poi dal sito cinese MyDrivers, le schede grafiche sarebbero delle XFX Radeon RX 6700 XT di Amd. Facendo anche in questo caso una trasposizione economica si parla di una cifra che ruota attorno ai 3 milioni di dollari. Non è invece stato chiarito in maniera definitiva se il soggetto importatore di questi prodotti in Cina fosse effettivamente la divisione locale di XFX e nel caso se fosse anche responsabile dell’etichettatura errata.

15 marzo 2022 (modifica il 16 marzo 2022 | 07:47)

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, 2022-03-16 07:23:00, A destare il sospetto degli agenti la sua camminata innaturale visto che il materiale era legato al corpo con nastro adesivo. Pochi giorni prima era stato intercettato un carico di schede grafiche etichettate in maniera sbagliata per evitare dazi doganali, Enrico Forzinetti

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