La trattativa tra Conte e Grillo per il blog e la scuola M5S

di Emanuele BuzziMalumori di alcuni parlamentari per il contratto. Il nodo Nina Monti Un doppio binario: da un lato la questione comunicativa, con la partnership tra il Movimento e il blog di Beppe Grillo, dall’altro l’agenda politica, con la guerra in Ucraina e la questione energetica in primo piano. Beppe Grillo è protagonista a Roma di una serie di incontri con esponenti stellati: vede il ministro Stefano Patuanelli e Alfonso Bonafede a colazione, poi i capigruppo Davide Crippa e Mariolina Castellone, e ancora Carla Ruocco e in seguito l’ex sindaca Virginia Raggi con Laura Bottici. Un via vai dall’hotel Forum, dove alloggia il garante Cinque Stelle, che si conclude con un nuovo incontro con Giuseppe Conte . Proprio il faccia a faccia tra il presidente e il garante M5S è stato il centro politico della giornata. Grillo, secondo quanto filtra dalle indiscrezioni, mercoledì sera ha chiarito le sue richieste per un «ritorno» del Movimento. Una trattativa economica che dovrebbe riguardare direttamente il partito e non i gruppi parlamentari, che si scioglieranno al termine della legislatura. E proprio il fatto che riguardi il M5S ha creato malumori tra alcuni parlamentari, dal momento che i fondi destinati all’accordo per «l’uso» del blog indirettamente gravano sulle donazioni di deputati e senatori (donazioni che peraltro sono calate nei primi mesi dell’anno). Al netto dei distinguo, l’intesa tra Grillo e il Movimento sembra vicina. Conte però vorrebbe non limitarsi al blog. L’idea del presidente è quella di integrare la comunicazione e l’attività dei Cinque Stelle con il contributo del garante. Il coinvolgimento del garante dovrebbe riguardare in particolare la scuola di formazione M5S. Grillo avrebbe il compito di sviluppare contenuti su temi come transizione ecologica e innovazione tecnologica. Non solo. L’ipotesi sul tavolo vedrebbe Grillo anche alla ricerca per conto del Movimento di best practices diffuse in altri Paesi. C’è chi parla di un accordo tra le pieghe della trattativa che riguardi anche il contratto di Nina Monti, che da anni segue lo showman, ma alte fonti M5S negano. Intanto, al di là delle questioni relative al blog, Grillo è tornato a dire la sua su alcuni temi. «Abbiamo parlato di questioni energetiche», dice il capogruppo Crippa. Raggi, come Bottici membro del comitato di garanzia M5S, sposta l’obiettivo su questioni capitoline, in particolare sull’impianto annunciato dal sindaco Gualtieri per risolvere il problema rifiuti: «È noto che il M5S è contro gli inceneritori. Tra l’altro mi sembra che anche in Regione il piano rifiuti non lo consenta…». Nel pomeriggio si diffondono voci di un Grillo «pacifista», contrario all’invio di armi in Ucraina. «No, non mi risulta affatto che Grillo abbia assunto una posizione critica o in dissenso rispetto alla linea politica del Movimento», sostiene Conte all’Adnkronos. Ma tra i Cinque Stelle la guerra in Ucraina continua a creare tensioni. L’ultima uscita che alimenta le tensioni è di Mauro Coltorti: «Firmerei subito una mozione sulla cessione del Donbass e sullo stop all’invio di armi, la sosterrei a spada tratta», dice il senatore presidente della commissione Trasporti. 22 aprile 2022 (modifica il 22 aprile 2022 | 07:05) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-22 05:05:00, Malumori di alcuni parlamentari per il contratto. Il nodo Nina Monti, Emanuele Buzzi

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