Lalunna e la maturità negata. Il Ministero interviene: La scuola deve includere, fatto grave. Interverremo

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Alcune scuole superiori pubbliche e paritarie di Bologna hanno offerto la loro disponibilità a incontrare Nina e i suoi genitori per comprendere la loro situazione, fornire consigli e cercare una soluzione per la studentessa di 19 anni con sindrome di Down che aveva sperato di sostenere l’esame di maturità, ma che quest’anno non lo farà.

La decisione finale del consiglio di classe del liceo Sabin di non farle sostenere la prova ha portato Nina a ritirarsi da scuola tre mesi prima della fine dell’anno.

Il Sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, ha dichiarato che questo episodio è un esempio gravissimo della scuola dell’inclusione.  La Ministra alle Disabilità, Alessandra Locatelli, ha dichiarato che la questione non è chiusa e che cercherà di contattare il ministero e la scuola per cercare una soluzione.

Il Comune di Bologna, attraverso il Sindaco Matteo Lepore e l’Assessore alla Scuola Daniele Ara, si è interessato alla vicenda e sta cercando di approfondire la situazione.

L’Ufficio scolastico provinciale ha richiesto una relazione ai docenti e sta valutando la situazione per capire se sia stata trattata in modo adeguato.

Nina e i suoi genitori hanno ricevuto centinaia di messaggi di sostegno e solidarietà da amici, conoscenti e istituzioni locali e nazionali.

La speranza è che davvero si trovi una soluzione concreta per il futuro di Nina, che si dedica alle sue grandi passioni come la musica e la danza e sogna di diventare un’insegnante di danza per i bambini.

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