di Enrico MarroIl segretario: Niente iniziative con i partiti. Siamo determinati a cambiare le scelte del governo che, tra l’altro, allargano la precariet, addirittura con il ritorno dei voucher, e non affrontano l’emergenza salari Cgil e Uil sciopereranno contro la manovra Meloni. Anche l’anno scorso ci fu uno sciopero separato, senza la Cisl, ma a cosa serv? Non c’ il rischio di uno sciopero inutile? No — risponde il segretario della Cgil, Maurizio Landini —. Lo sciopero dell’anno scorso port il governo Draghi a varare il taglio di due punti del cuneo contributivo, che oggi ci viene rivenduto come una misura di questo esecutivo, e port all’istituzione della tassa sugli extraprofitti, anche se insufficiente, ma che frutt il bonus da 200 euro per i lavoratori dipendenti. Tassa che ora stata ridotta. Veramente l’aliquota passata dal 25 al 50%. S, ma cambiata la base imponibile. Prima la tassa era indirizzata a 11 mila imprese con l’obiettivo di incassare circa 12 miliardi, adesso siamo scesi a una platea di 6-7 mila per un gettito di 2,5 miliardi. La tassa Draghi, per, ha incassato appena un paio di miliardi. Ma torniamo allo sciopero. Il leader della Cisl, Luigi Sbarra, dice che cos si trasferiscono tensioni nei luoghi di lavoro. Le tensioni si creano se le persone si sentono sole e non arrivano a fine mese. La manovra regressiva nel merito. E, nel metodo, il governo non vuole discutere col sindacato. Lo dimostra il fatto che l’incontro con noi avvenuto dopo che avevano fatto il vertice con la maggioranza, decidendo che non possono esserci modifiche sostanziali alla legge di Bilancio. Ma noi siamo determinati a cambiare le scelte del governo che, tra l’altro, allargano la precariet, addirittura con il ritorno dei voucher, e non affrontano l’emergenza salari. A proposito di tensioni. Vede il rischio di reazioni anche violente alla stretta sul Reddito di cittadinanza? Le minacce e le azioni violente vanno condannate. Ma bisogna smetterla di pensare che chi non d’accordo violento. La mobilitazione per proporre cambiamenti va garantita. I motivi per protestare sono evidenti. Nella manovra si scopre che c’ perfino una riduzione dal 26 al 14% della tassazione sulle rendite finanziarie. Questo mentre nel Paese aumenta la povert. Non solo. L’Europa ci ricorda che abbiamo il record dell’evasione sull’Iva e il governo che fa? Aumenta il tetto sul contante e riduce l’obbligo di accettare pagamenti col Pos. Tutto questo dimostra che le misure fiscali sono sbagliate e che non c’ la volont politica di combattere l’evasione. La Cgil ha incontrato quasi tutti i partiti, di maggioranza e opposizione. Chi quello pi vicino alle vostre posizioni? Sembra i 5 Stelle. Noi abbiamo spiegato a tutti le nostre proposte e chiesto loro cosa vogliono fare per cambiare la manovra. A differenza di quanto ci ha detto il governo, anche nei partiti di maggioranza abbiamo riscontrato interesse su pensioni, salari e autonomia differenziata, sulla quale siamo contrari. Ora bisogna vedere cosa accadr in Parlamento. Con il leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte, avete valutato iniziative comuni? No, noi facciamo sindacato e siamo un sindacato autonomo: non concordiamo le nostre iniziative con nessun partito. Nostro obiettivo difendere i lavoratori a prescindere da come hanno votato. E lo facciamo scendendo in piazza e ricercando accordi per determinare i cambiamenti necessari. Meloni convinta che il governo durer. Lei? Ha la maggioranza che le d la possibilit di durare 5 anni. Purtroppo la partenza preoccupante. La manovra del governo regressiva e pericolosa: non si aumentano i salari; sul fisco si va in direzione opposta alla lotta all’evasione; si tagliano sanit, scuola, trasporto locale; si riduce la spesa per le pensioni di 3,5 miliardi, con un danno all’indicizzazione e non si cambia la Fornero. una manovra che ipoteca il futuro in senso contrario alle piattaforme di Cgil, Cisl e Uil. Ma il sindacato diviso. Questo non rende pi difficile ottenere cambiamenti? pi difficile, ma anche il governo deve fare le sue valutazioni. Certo, ha la maggioranza in Parlamento, ma non nel Paese, tenendo conto che 18 milioni di elettori non hanno votato. E soprattutto deve decidere se vuole alimentare le divisioni o confrontarsi con noi sulle riforme: pensioni, fisco, precariet, politiche industriali, Mezzogiorno. Il sindacato appare anche privo di punti di riferimento nei partiti dell’opposizione. Il Pd impegnato nel congresso. Giudica pi vicina alla Cgil la linea di Stefano Bonaccini o di Elly Schlein, i principali candidati alla segreteria? Io porto avanti la linea Cgil. Che ho illustrato anche nell’incontro con l’attuale segretario, Enrico Letta. Il resto appartiene alla discussione del Pd. Dare valore al lavoro riguarda tutta la politica. Anche la Cgil vicina al congresso. Lei si ricandida. Perch? Il documento congressuale del quale sono il primo firmatario sta avendo un larghissimo consenso. In questi quattro anni abbiamo affrontato difficolt grandissime come pandemia, cambiamento climatico e guerra. Dobbiamo portare avanti le nostre rivendicazioni per migliorar le condizioni di chi rappresentiamo e dare un futuro al Paese, allargando la stessa rappresentanza e rinnovando il sindacato. 8 dicembre 2022 (modifica il 8 dicembre 2022 | 22:03) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-12-08 21:12:00, Il segretario: «Niente iniziative con i partiti. Siamo determinati a cambiare le scelte del governo che, tra l’altro, allargano la precarietà, addirittura con il ritorno dei voucher, e non affrontano l’emergenza salari», Enrico Marro
