Latina, droga all’informatore: la procura indaga su dieci carabinieri

di Michele Marangon

Respinta la richiesta di arresto per i militari: la procura chiede una proroga di indagini. Il procuratore De Falco conferma: «Pentito ritenuto attendibile nell’ambito di tre diversi procedimenti penali della direzione distrettuale antimafia»

Carabinieri del comando provinciale di Latina finiti sotto indagine: una inchiesta delicata, confermata dal procuratore Giuseppe De Falco, intervenuto per ribadire che gli approfondimenti «fanno riferimento solo a condotte di soggetti specifici e non lede in alcun modo il prestigio dell’Arma, nè la fiducia di questo ufficio nell’operato degli organi di polizia del territorio».

Le precisazioni della procura fanno seguito alla fuga di notizie sulle perquisizioni domiciliari svolte nella giornata di martedì a carico di una decina di militari, alcuni dei quali non più operanti nel capoluogo. La vicenda che li riguarda prende le mosse da un pentito pontino ed ex confidente, Maurizio Zuppardo, che nel suo percorso di collaborazione con la giustizia ha rivelato come alcuni investigatori lo ricambiassero per le ‘soffiate’ fornite con quantitativi di stupefacente sequestrato nelle operazioni che lo stesso Zuppardo favoriva grazie alle sue informazioni.

Accuse che non hanno trovato riscontro, portando il Gip del tribunale di Latina al diniego verso la richiesta di misure cautelari. La contromossa della procura è stata però una richiesta di proroga delle indagini, sfociata nella notifica agli indagati e la perquisizione. Spiega ancora De Falco che il collaboratore «è stato ritenuto attendibile nell’ambito di tre diversi procedimenti penali istruiti della direzione distrettuale antimafia di Roma. Le indagini in corso proseguono con assoluta e doverosa accortezza e impegno da parte degli investigatori».

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16 marzo 2022 (modifica il 16 marzo 2022 | 19:04)

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, 2022-03-16 19:17:00, Respinta la richiesta di arresto per i militari: la procura chiede una proroga di indagini. Il procuratore De Falco conferma: «Pentito ritenuto attendibile nell’ambito di tre diversi procedimenti penali della direzione distrettuale antimafia», Michele Marangon

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