Stage, contrattini e tirocini: il lavoro e i diritti dimezzati degli under 30

Occupazione

di Enrico Marro 08 gen 2023

Lavoro e giovani, tra «contrattini», stage e tirocini i diritti dimezzati di chi ha meno di 30 anni

I genitori di Giuliano De Seta, lo studente 18enne morto in un incidente in una fabbrica specializzata nella piegatura dei metalli mentre era in stage, non verranno risarciti dall’Inail perch le leggi non prevedono la copertura per casi come questo. Norme retaggio di un mercato del lavoro che non contemplava figure ibride, met studenti e met lavoratori. Ora il governo annuncia che vi porr rimedio. Ma questa lacuna solo una delle tante di una legislazione carente verso i giovani. Che, quando va male, lascia esposti alla legge del pi forte soggetti per loro natura contrattualmente deboli e, quando va bene, prevede un regime di tutele attenuate, in nome di un malinteso concetto di flessibilit.

Scuola-lavoro

Secondo il decreto legislativo 77 del 2005, l’alternanza scuola-lavoro finalizzata ad assicurare ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro. La successiva legge del 2015 su La Buona Scuola ha reso obbligatoria questa pratica per tutti gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori. A regolamentare l’alternanza scuola-lavoro una Carta di diritti e doveri che, tra l’altro, stabilisce che gli studenti devono essere assistiti da tutor dell’azienda ospitante, con un rapporto di un tutor per ogni cinque studenti in caso di attivit ad alto rischio. La stessa Carta prevede l’assicurazione Inail ma in presenza dei requisiti oggettivi e soggettivi dettati da un decreto del presidente della Repubblica del 1965 (il 1124), che ovviamente non comprende situazioni come quelle dell’alternanza scuola-lavoro.

Stage e tirocini

Sono due forme ibride di avvicinamento al lavoro, che prevedono percorsi formativi in azienda. Il tirocinio obbligatorio per conseguire determinati titoli di studio, come i tirocini curricolari legati all’Universit o quelli per diventare avvocati. N il tirocinio n lo stage prevedono un contratto tra le parti (ci sono invece convenzioni tra Universit o enti promotori e l’azienda ospitante), n prevista una retribuzione, ma solo un rimborso spese minimo di 300 euro. Il rapporto di stage o tirocinio pu durare al massimo 12 mesi. prevista l’assicurazione Inail ma senza il risarcimento in caso di infortuni fuori dal luogo di lavoro (per esempio, incidente stradale), tranne negli stage extracurricolari. Numeri precisi non ce ne sono, ma secondo alcune stime sarebbero mezzo milione di stagisti ogni anno e altrettanti i tirocinanti.

Apprendistato

Qui compare l’obbligo di contratto tra lavoratore e datore di lavoro, con tutto ci che ne consegue in termini di diritti e tutele. Contratto che pu avere una durata massima di cinque anni nel caso dell’apprendistato professionalizzante. La retribuzione pi bassa del contratto applicato agli altri lavoratori. Per esempio, un apprendista metalmeccanico prende l’85% del salario nel primo anno. Gli apprendisti erano 561 mila nel 2019, 531 mila nel 2020, anno della pandemia.

Job on call

La flessibilit del lavoro prende diverse forme: contratti a tempo determinato, lavoro in somministrazione, a chiamata, contratti stagionali. Nel 2021, l’83% dei rapporti di lavoro stato attivato con queste forme di lavoro, che coinvolgono in tutto circa 4,2 milioni di persone, in maggioranza giovani. Pi di 3 milioni i lavoratori a termine. Il decreto Dignit del 2018, voluto dai 5 Stelle, ha ridotto la durata massima complessiva dei contratti a termine da tre a due anni e reintrodotto le causali per i rinnovi. Ora il governo Meloni vuole togliere nuovamente le causali e tornare ai tre anni di durata. Ci sono poi quelli che l’Inps definisce lavoratori invisibili: non solo i classici rider, ma giovani impiegati nella gig economy, lavoratori delle piattaforme. Molte partite Iva e molti contratti occasionali con meno di 5 mila euro l’anno, che non comportano l’obbligo di versare i contributi per la pensione. Sarebbero quasi 600 mila, secondo l’istituto di previdenza.

Dumping contrattuale

Anche chi ha un contratto a tempo indeterminato pu trovarsi in condizioni contrattuali svantaggiate. il caso di tutti i lavoratori di cooperative o societ che svolgono attivit in appalto e subappalto, spesso con contratti diversi e penalizzanti rispetto al contratto applicato ai dipendenti dell’azienda appaltatrice. E poi ci sono lavoratori cui vengono applicati contratti diversi anche se della stessa categoria. Per esempio, nel commercio, una ricerca della Fipe, federazione dei pubblici esercizi che fa parte di Confcommercio ha mostrato che per un cameriere il contratto sottoscritto con Cgil, Cisl e Uil significa circa 1.500 euro lordi al mese mentre quello sottoscritto da altre associazioni imprenditoriali con sindacati minori vale 200 euro in meno al mese di paga base e un taglio della maggiorazione sugli straordinari.

Ammortizzatori

Si tratta di tutti gli strumenti per sostenere il reddito delle persone che rimangono senza lavoro, dalla cassa integrazione all’indennit di disoccupazione (Naspi). La riforma dello scorso anno ha esteso la cassa integrazione a tutti i dipendenti di aziende con almeno 15 dipendenti e per quelle sotto questa soglia ha previsto l’intervento dei Fondi integrativi. Il requisito per accedere stato ridotto per tutti da 90 a 30 giorni di anzianit di servizio. La Naspi stata potenziata, ma anche ai lavoratori a termine per ottenerla servono almeno tredici settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni.

In pensione pi tardi

I giovani, che sono i pi colpiti dalle forme di lavoro precario, sono anche soggetti al sistema di calcolo contributivo della pensione, valido per chi ha cominciato a lavorare dopo il 1995. La pensione si calcola sui contributi versati durante tutta la vita, un sistema meno generoso del retributivo applicato ai loro padri. Periodi di lavoro povero e di disoccupazione incidono fortemente sulla pensione. Che i giovani prenderanno pi tardi. L’et per accedere alla pensione di vecchiaia infatti destinata a salire in rapporto alla speranza di vita. Chi comincia a lavorare oggi rischia di andare in pensione a pi di 70 anni e con un assegno ben lontano dalla retribuzione.

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