Le scalate, un errore e 62 anni in un libro

Amori in città/ Nando Morra e Lidia di Gennaro Mezzogiorno, 7 maggio 2022 – 09:58 La scintilla fra loro scocca ad un balletto, poi un lungo fidanzamento e le nozze ad Amalfi di Anna Paola Merone Cappella dei Cappuccini ad Amalfi, 28 aprile 1965: Nando Morra e Lidia Di Gennaro si dicono di sì dopo cinque anni di fidanzamento. I due si conoscono attraverso amici comuni, ma è ad un «balletto» dove si incontrano per caso che scocca la scintilla. Nando avrà solo più tardi la consapevolezza che è stata Lidia a sceglierlo, facendo in modo che lui la invitasse a ballare. Lei è discreta, sobria, riservata; lui irruento, incline agli impegni pubblici e pronto a stare sempre in prima linea. In carrieraLidia diventa funzionario della Regione prima che la carriera di politico di Nando prenda il volo e si articoli attraverso il sindacato, il giornalismo, la presidenza della Mostra d’Oltremare… Lui è spesso fuori, la sua passione per il lavoro è totalizzante, e lei tiene tutto insieme con rigore. E con austerità affronta una distrazione del marito: Nando inciampa intorno ai 50 anni, nella sua stagione romana, nelle lusinghe di attenzioni fuori dal matrimonio. Una debolezza, un peccato di vanità che lei perdona, dimentica, esigendo silenziosamente attenzione assoluta. Con uno sguardo gli chiede impegno e dedizione, la conferma del suo ruolo centrale senza mediazioni. Intanto cresce il loro unico figlio e diventerà mamma, oltre che nonna, anche del nipote che dall’età di 8 anni vive insieme con loro dopo la separazione dei genitori. E cura l’archivio di Nando: foto, documenti, relazioni, articoli di giornale che suddivide per annate e argomenti. Le passioniSa tenere accesa la fiamma della loro unione e condivide con lui la passione per i viaggi e per lo sport: il tennis, con il quale Nando scompagina i rigori di un certo comunismo che si era sempre tenuto lontano da attività considerate borghesi, e l’alpinismo. Uno dei loro luoghi del cuore è il rifugio sul Monte Viozin in alta Val di Sole, sul gruppo del Cevedale al confine tra Trentino e Lombardia. Si sale, fino a 3535 metri, scarpinando e faticando: loro ci impiegano circa sei ore e trascorrono un giorno e una notte in quota in uno scenario da fiaba. La scorsa estate salgono al Rosengarten, in Val di Fassa, fino al rifugio Gardeccia a 2560 metri. Poi Lidia prosegue e si spinge al rifugio Vajolet a 2935 metri. Una prova di forza con se stessa, con la sua resistenza, una misura della sua passione. Il segreto è costruire momenti importanti solo per loro e non trascurare le ricorrenze. Per i 50 anni di matrimonio, sette anni fa, fanno un viaggio a Londra e poi rientrano in tempo per essere alle 7 del mattino del 28 aprile a Donnaregina dove il Cardinale Crescenzio Sepe celebra le loro nozze d’oro nella sua Cappella privata. Per i suoi 80 anni Lidia riceve in regalo da Nando un libro: la riproduzione su carta di Amalfi di 120 copertine di libri che lui le ha donato in tanti anni — da «Jovanka e le altre» a «La sposa giovane», con le dediche -— accompagnate da una lettera, l’unica che lui le ha scritto in 62 anni di vita insieme. Dove racconta di un amore indescrivibile. La newsletter di Corriere del Mezzogiorno – CampaniaSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 7 maggio 2022 | 09:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-07 09:08:00, La scintilla fra loro scocca ad un balletto, poi un lungo fidanzamento e le nozze ad Amalfi,

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