di Marco CremonesiGenova, il nome del segretario scompare dal simbolo in vista delle elezioni di giugno. In Sicilia liste con un nome e un simbolo nuovi («Prima l’Italia»). «Lista unica con Forza Italia: perché no?» Milano Matteo Salvini la butta sul ridere e dice al sindaco di Genova Marco Bucci: «Mi devi un giro in barca…». Il fatto è che il nome del leader leghista è scomparso dal simbolo per il capoluogo ligure, dopo essere sparito da quello per la Sicilia. È proprio il sindaco che lo fa notare all’interessato: «Non c’è il tuo nome…». Sotto all’Alberto da Giussano leghista, infatti, non figura il nome di Salvini, ma quello dello stesso Bucci. Ribatte il segretario: «Questo è un omaggio a Genova. La Lega di solito non inserisce i nomi dei candidati sindaco, ma con tutto quello che avete passato voi genovesi e con tutto l’entusiasmo che ci avete messo, ho ritenuto il 12 giugno che Matteo Salvini potesse passare in secondo piano». Per Bucci, in realtà, non è stata una sorpresa: tutte le liste del centrodestra a Genova si sono accordate e il nome del sindaco comparirà in ogni simbolo elettorale. Però, fino a qualche tempo fa, per la Lega sarebbe stato semplicemente impensabile non mettere nel logo di una competizione politica il nome del leader. Non fosse altro, perché il nome del segretario e quello del partito coincidono. Fatto sta che il capoluogo ligure sarà la seconda piazza elettorale in cui sulla scheda non comparirà Salvini. A Palermo si presenterà infatti «Prima l’Italia», che è anche la prima incarnazione del progetto salviniano di costruire una federazione di centrodestra. Al momento, hanno dato la loro adesione i centristi dell’Udc, e l’obiettivo è quello di riproporre il simbolo anche per le Regionali dell’autunno. Del resto, Salvini immagina un soggetto più vasto: a Bruno Vespa che gli chiedeva della possibilità di una lista unica con Forza Italia, il segretario del Carroccio ha risposto: «Perché no? Io lavoro per unire. Per vincere, il centrodestra dovrà essere compatto». In ogni caso, ancora non si sa se il nome di Salvini scomparirà da altre schede. Nel partito non si esclude che «territorio per territorio» possa essere decisa la formula migliore. Scherza un leghista: «Di certo, Bucci va molto bene perché è anche un nome corto. A Verona, sarà impossibile mettere il nome di Sboarina», l’uscente che ha aderito a Fratelli d’Italia. E intanto, Salvini si intesta una nuova battaglia. Ieri mattina era infatti alla Corte di Cassazione per presentare una «proposta di legge di iniziativa popolare su cui raccoglieremo le firme di tutti in tutta Italia contro l’utero in affitto, la maternità surrogata, la donna usata come oggetto e i bimbi venduti come merce». Una «barbarie, un business da 6 miliardi di euro l’anno nel mondo». L’europarlamentare leghista Simona Baldassarre spiega che la proposta chiede «la condanna anche per chi si reca all’estero per aggirare i divieti nazionali, e un’attenzione particolare alla tutela del bambino, per cui deve intervenire il Tribunale dei minori ai fini dell’adozione». Dura Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, secondo cui la posizione di Salvini «è un insulto alle migliaia di persone che nel nostro Paese vogliono mettere su famiglia e avere dei figli, ma per diversi motivi non possono portare avanti una gravidanza». L’associazione, attraverso la deputata Guia Termini, ha depositato alla Camera una proposta di legge per regolamentare la «Gestazione per altri (Gpa)». 13 aprile 2022 (modifica il 13 aprile 2022 | 08:03) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-13 06:03:00, Genova, il nome del segretario scompare dal simbolo in vista delle elezioni di giugno. In Sicilia liste con un nome e un simbolo nuovi («Prima l’Italia»). «Lista unica con Forza Italia: perché no?», Marco Cremonesi