Legge di Bilancio, dalle pensioni alla riforma del cuneo fiscale: poche risorse per grandi obiettivi. La scuola attende

Dopo la pausa estiva sarà già tempo di pensare alla Legge di Bilancio, la seconda del governo Meloni, la prima dopo un anno di esecutivo. Una manovra che giungerà a ridosso delle elezioni europee del 2024.

Allo stato attuale sono i 7 miliardi di euro disponibili, ma le spese superano i 28 miliardi. La domanda che si pone è: come colmare questa lacuna?

Il panorama finanziario attuale è un prolungamento delle decisioni prese lo scorso autunno, quando l’esecutivo decise di implementare misure come il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi bassi, l’introduzione della quota 103 per le pensioni e una leggera estensione della flat tax per i lavoratori autonomi. Tuttavia, la priorità data all’emergenza energetica ha consumato gran parte dei fondi disponibili.

L’attenzione attuale, invece, differisce da quella precedente. Come segnala La Repubblica, la Premier Giorgia Meloni e il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti enfatizzano la necessità di prudenza, ma c’è pressione da altri ministri per espandere la spesa. Dal bilancio attuale, il governo ha ricavato 4,5 miliardi dal Def. Ulteriori fondi sono attesi dalla tassazione delle banche e dai tagli ministeriali. Tuttavia, ci sono significative uscite previste, con la priorità data al taglio del cuneo fiscale che da solo potrebbe costare tra i 9 e i 10 miliardi.

L’intervento per i pensionati richiede ingenti somme e se si considera la proposta di riduzione delle aliquote Irpef, il totale delle spese previste raggiunge approssimativamente i 28 miliardi.

Anche la scuola attende: ad esempio occorrerà trovare le risorse per garantire fino al termine delle lezioni l’organico PNRR che, grazie ad un emendamento al Dl PA bis, è stato prorogato fino al 31 dicembre.

Il dilemma rimane: come trovare le risorse mancanti? L’entrate potrebbero subire un colpo a causa della diminuzione dell’inflazione e dei cambiamenti nel turismo. E c’è chi suggerisce che potrebbe esserci la necessità di una manovra correttiva nella prossima estate.

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