Leo Gassmann: A Sanremo mi sento protetto da tanti angeli custodi, fra mia madre e il mio prof di filosofia

di Barbara Visentin

Il cantautore in gara al Festival con Terzo cuore. E il 24 febbraio arriva La strada per Agartha, il mio primo disco da adulto

Un Terzo cuore, come si intitola la canzone con cui Leo Gassmann in gara a Sanremo, riservato a qualcuno di speciale, ai tanti angeli custodi che mi hanno salvato la vita e dato la forza per andare avanti. Il cantautore 24enne descrive cos il brano con cui torna all’Ariston dopo la vittoria a Sanremo Giovani del 2020 e che segna una ripartenza pi consapevole, seguita dall’uscita, il 24 febbraio, de La strada per Agartha, il mio primo disco da adulto, per tornare a concepire la musica come un punto di aggregazione in cui si discute dei problemi del mondo.

I suoi angeli custodi chi sono? Mia madre, la prima a credere in me e regalarmi uno strumento quando avevo 7 anni, ma anche il mio prof di filosofia e le tante guide che ho nella musica. Una fra tutte Edoardo Bennato che duetta con lui in uno dei brani del disco e che, stando al suo sorriso rivelatore (ma manca l’ufficialit), potrebbe farlo anche al Festival. Un’altra Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari che co-firma il brano sanremese e anche un’altra traccia del disco: Riccardo un maestro di vita. Mi d speranza vedere che ce la si pu fare anche se sei un bravo ragazzo e non salti la fila. uno dei pi forti in Italia e mi commuovo a pensare a quanto si sacrifica: per aiutarmi a preparare il brano prendeva un aereo mentre stava facendo il tour dei palazzetti, faceva tardi con me e poi riprendeva l’aereo.

Anche Leo l’emblema del bravo ragazzo: Cerco di essere ogni giorno una persona migliore, i miei mi hanno sempre detto di ricordarmi quanto sono fortunato e non riuscirei, dopo tutte queste fortune, a convivere con me stesso se fossi una brutta persona. A cosa si riferisce? Ho la fortuna di vivere in un Paese dove non c’ la guerra, di avere privilegi, da ragazzo bianco, che non dovrebbero esistere. Penso si debba combattere per questo, per dividere il pane. A maggio ha fatto parlare di s per avere soccorso una ragazza vittima di molestie: Ne avevo scritto sui social per sensibilizzare la gente a muoversi, non per essere dipinto come un eroe, anche perch stata una situazione anche potente, scomoda – racconta -. un mondo in cui c’ bisogno di proteggere, io ci provo.

Il titolo del disco ispirato al romanzo Il Dio fumoso di Willis George Emerson ed un concept incentrato sulla ricerca della bellezza e sull’amore per la musica: Ci ho lavorato con tante persone e loro sono la famiglia che ho scelto. un lavoro collettivo con brani pop, uniti a una quota cantautorale pi intima e dark. Dentro c’ un pezzo in inglese (con Will & the people), un altro in parte in indiano, ci sono collaborazioni con artisti di tante provenienze, con esordienti e con nomi noti come Giovanni Caccamo e Lodo Guenzi.

La pandemia aveva fermato la sua corsa dopo la vittoria del 2020: Sono stati tre anni difficili per tutti nella musica, ho avuto porte in faccia, concerti che andavano malissimo, fatto tanta gavetta. Ma stato bello avere tre anni per costruire un lavoro senza sapere come e quando avrebbe visto la luce, spero torni la voglia di fare le cose perch ci va di crearle e non per andare primi in classifica.

un figlio e nipote di e non l’ha mai nascosto: Quando hanno annunciato i nomi di Sanremo, ero con degli amici e abbiamo gridato come matti. Poi mi hanno chiamato i miei al telefono, mamma piangeva e pap (Alessandro, ndr.) mi ha detto “sono fiero di te” . A quel punto sono scoppiato a piangere anche io. Ho sempre fatto tutto da solo, per scelta loro sono rimasti fuori. Forse non viene percepita la gavetta, ma non mi pesa. Ci sta che un ragazzo col mio cognome venga criticato. Non ho niente da nascondere, sono Leo e sto inseguendo un sogno.

25 gennaio 2023 (modifica il 25 gennaio 2023 | 20:36)

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