di Vivian Lamarque
La conducente Atac ha difeso un ragazzino strattonato e beffeggiato da un gruppo di bulli. È un episodio luminoso che medica i graffi degli indifesi
Sono già passati parecchi giorni da quando abbiamo letto della conducente Atac che si è portata nella cabina guida, per difenderlo, un ragazzino strattonato e beffeggiato da squallidi bulli, tra l’indifferenza dei passeggeri. Cara Signora Simona, qui la sta molto molto applaudendo tutta la redazione di Buone Notizie (che pure da notizie buone – beata lei – è quotidianamente circondata). Nella mia memoria, in un’apposita cassettina di sicurezza, custodisco questi episodi luminosi a medicazione dei graffi, delle unghiate che sì, feriscono e oltraggiano noi tutti, ma gli indifesi di più.
Fossi ancora una prof, in aula avrei incorniciato e appeso la buona e bella notizia che con il suo comportamento lei ci ha donato, e quanti temi avrei affibbiato agli studenti sull’argomento… Da due anni è stata ripristinata nelle scuole l’Educazione Civica, ma come materia trasversale, cioè durante le ore altrui. Sognerei una scuola dove invece fosse materia principale, e che fossero invitate a parlare con i ragazzi persone speciali, per esempio lei, che ricordassero, tanto per cominciare, come non è affatto vero che dobbiamo farci i fatti nostri, bensì tutto il contrario.
PS. Quasi quasi, cara Signore Simona, mi inventerei un Premio Bus d’Oro e poi glielo assegnerei di corsa.
17 ottobre 2022 (modifica il 18 ottobre 2022 | 07:11)
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, 2022-10-18 05:12:00, La conducente Atac ha difeso un ragazzino strattonato e beffeggiato da un gruppo di bulli. È un episodio luminoso che medica i graffi degli indifesi, Vivian Lamarque