Liceo del Made in Italy, al via da settembre 2024. Parte iter disegno di legge in Parlamento [scarica TESTO bollinato]

Dopo oltre due mesi di attesa, il disegno di legge per il made in Italy è pronto per l’iter parlamentare. La versione finale del provvedimento, pronta per la commissione Attività produttive alla Camera, mostra modifiche sostanziali, inclusa una notevole crescita delle risorse destinate al Fondo nazionale del made in Italy.

Il raddoppio, da 500 milioni a 1 miliardo, della quota di risorse che il governo si propone di attingere dal mercato per questo Fondo, conosciuto anche come “Fondo sovrano italiano”, rappresenta la modifica più rilevante. In combinazione con la quota pubblica, la dotazione totale del Fondo dovrebbe raggiungere i 2 miliardi, un aumento rispetto ai 1,5 miliardi previsti inizialmente.

Il progetto dell’opzione Made in Italy all’interno dell’articolazione del sistema dei licei è stato confermato, mentre alcune misure come i conti correnti agevolati per gli studenti oltre i 16 anni sono state stralciate. Come riferiamo a parte, però, non mancano le polemiche.

TESTO

È istituito il Liceo del Made in Italy per promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana attraverso un percorso liceale in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato idonee alla promozione e alla valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali che tengano conto delle specifiche vocazioni dei territori. La disciplina del percorso di studio partirà entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

L’avvio del nuovo ciclo scolastico è prevista per l’anno 2024/2025.

Al fine di promuovere il raccordo tra il nuovo Liceo del Made in Italy e le imprese favorendo al contempo l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro è istituita una Fondazione denominata “Imprese e Competenze per il Made in Italy”.

Gli studenti che completano il percorso di studio Made in Italy raggiungeranno risultati di apprendimento comuni a tutti i licei, ma acquisiranno anche una serie di competenze e conoscenze specifiche. Tra queste ci sarà la capacità di sviluppare competenze imprenditoriali in grado di promuovere e valorizzare i specifici settori produttivi del Made in Italy.

L’obiettivo è fornire agli studenti gli strumenti necessari per analizzare gli scenari storico-geografici e artistici e comprendere le interdipendenze tra fenomeni internazionali, nazionali e locali, con particolare riferimento all’origine e allo sviluppo dei settori produttivi del Made in Italy. Gli studenti acquisiranno anche competenze comunicative in due lingue straniere moderne, equivalenti al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la prima lingua e al livello B1 per la seconda.

La bozza del provvedimento prevede inoltre misure di supporto allo sviluppo dei processi di internazionalizzazione, compreso il potenziamento dell’apprendimento integrato dei contenuti delle attività formative programmate in lingua straniera veicolare (Clil). Questo sarà possibile senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, ma vi è anche la possibilità di ricevere finanziamenti da soggetti pubblici e privati.

Si sottolinea l’importanza di rafforzare i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto), connettendoli al tessuto socioeconomico-produttivo di riferimento. Questo approccio favorirà l’innovazione e l’apporto formativo delle imprese e degli enti del territorio.

Tra le competenze specifiche che si prevede di sviluppare vi sono principi e strumenti per la gestione d’impresa, tecniche e strategie di mercato per le imprese del Made in Italy e strumenti per il supporto e lo sviluppo dei processi produttivi e organizzativi delle imprese del Made in Italy.

A partire dall’anno scolastico 2024/2025, l’opzione economico sociale del liceo delle scienze umane si fonderà nel percorso liceale Made in Italy. Questo cambio comporterà la cancellazione dell’opzione economica sociale per le classi successive alla prima, proseguendo fino all’esaurimento dell’opzione.

Piano di studi (bozza)

Le materie del primo biennio: ​lingua e letteratura italiana; lingua e cultura straniera; storia dell’arte; matematica; informatica; scienze naturali; fisica; scienze motorie e sportive; storia e geografia; diritto ed economia politica; religione cattolica o attività alternative.

Per gli ultimi tre anni, invece: lingua e letteratura italiana, lingua e cultura straniera, storia dell’arte, matematica, informatica, scienze motorie e sportive, storia, filosofia, religione cattolica o attività alternative. Poi le novità: economia e gestione delle imprese del Made in Italy; modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare; Made in Italy e mercati internazionali.

I quattro pilastri del provvedimento

1. Essere indirizzato allo studio della cultura giuridica ed economica e della tradi­zione umanistica del nostro Paese;

2. Fornire allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche ed economiche, al l’interno di un quadro culturale che, riser­vando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consenta di cogliere le intersezioni tra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà;

3. Guidare lo studente ad approfon­dire e sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per co­gliere la complessità e la specificità di al­cuni settori strategici dell’economia del Pa­ese, cosiddetti settori del Made in Italy;

4. Assicurare allo studente un per­ corso di acquisizione di conoscenze e di competenze molteplici per proseguire, in modo proficuo, la propria formazione in am­bito universitario e per inserirsi efficace­mente nel mondo del lavoro

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