Si va a grandi passi verso l’approvazione del liceo del Made in Italy per l’anno scolastico 2024/2025. Una recente disposizione transitoria, inserita nel disegno di legge, durante il suo esame alla Commissione attività produttive della Camera, ha aperto la strada per l’entrata in vigore già per il prossimo anno scolastico. Il provvedimento, attualmente in discussione in aula, richiede l’approvazione finale del Senato.
La realizzazione delle prime classi di questo innovativo percorso scolastico sarà possibile su richiesta delle istituzioni che offrono l’opzione economico-sociale del liceo delle scienze umane. Un accordo cruciale tra l’ufficio scolastico e le regioni sarà necessario per la costituzione di queste classi. Questo processo transitorio, in attesa di un regolamento specifico dal ministro dell’Istruzione e del Merito, sottolinea l’importanza della collaborazione per raggiungere l’obiettivo di promuovere le conoscenze e le competenze legate al prestigioso marchio Made in Italy.
La novità principale è che il liceo Made in Italy non sarà più solo un’opzione, ma un istituto liceale a pieno titolo, equiparabile ai licei artistico, classico, linguistico, musicale, scientifico e delle scienze umane.
Una delle modifiche più rilevanti riguarda il Liceo Economico Sociale (LES), che non verrà abolito ma potrà coesistere con il nuovo liceo. Questa decisione elimina l’obbligo della confluenza nel nuovo istituto, permettendo la convivenza dei due licei, a condizione che il numero totale di classi non aumenti.
Come segnala Il Sole 24 Ore, il piano didattico del liceo del Made in Italy è caratterizzato da un quadro orario diversificato e ricco, che pone un accento particolare sulle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Gli studenti potranno beneficiare di 132 ore annue di Lingua e letteratura italiana, 99 ore di Storia e Geografia, Diritto, Economia Politica, Lingua e Cultura Straniera, e Matematica con Informatica. Altri importanti ambiti di studio includono 66 ore annue di Seconda Lingua e Cultura Straniera, Scienze Naturali, e Scienze Motorie e Sportive. Storia dell’Arte e Religione Cattolica o attività alternative completano l’offerta formativa con 33 ore annue.
– Lingua e letteratura italiana, 132 ore l’anno,
– Storia e geografia, 99 ore l’anno,
– Diritto, 99 ore l’anno,
– Economia politica, 99 ore l’anno,
– Lingua e cultura straniera, 99 ore l’anno,
– Seconda lingua e cultura straniera, 66 ore l’anno,
– Matematica con Informatica, 99 ore l’anno,
– Scienze naturali (biologia, chimica, scienze della terra), 66 ore l’anno,
– Scienze motorie e sportive, 66 ore l’anno,
– Storia dell’arte, 33 ore l’anno,
– Religione cattolica o attività alternative, 33 ore l’anno.
I pilastri del provvedimento
È istituito il Liceo del Made in Italy per promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana attraverso un percorso liceale in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato idonee alla promozione e alla valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali che tengano conto delle specifiche vocazioni dei territori. La disciplina del percorso di studio partirà entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
L’avvio del nuovo ciclo scolastico è prevista per l’anno 2024/2025.
Al fine di promuovere il raccordo tra il nuovo Liceo del Made in Italy e le imprese favorendo al contempo l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro è istituita una Fondazione denominata “Imprese e Competenze per il Made in Italy”.
Gli studenti che completano il percorso di studio Made in Italy raggiungeranno risultati di apprendimento comuni a tutti i licei, ma acquisiranno anche una serie di competenze e conoscenze specifiche. Tra queste ci sarà la capacità di sviluppare competenze imprenditoriali in grado di promuovere e valorizzare i specifici settori produttivi del Made in Italy.
L’obiettivo è fornire agli studenti gli strumenti necessari per analizzare gli scenari storico-geografici e artistici e comprendere le interdipendenze tra fenomeni internazionali, nazionali e locali, con particolare riferimento all’origine e allo sviluppo dei settori produttivi del Made in Italy. Gli studenti acquisiranno anche competenze comunicative in due lingue straniere moderne, equivalenti al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la prima lingua e al livello B1 per la seconda.
La bozza del provvedimento prevede inoltre misure di supporto allo sviluppo dei processi di internazionalizzazione, compreso il potenziamento dell’apprendimento integrato dei contenuti delle attività formative programmate in lingua straniera veicolare (Clil). Questo sarà possibile senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, ma vi è anche la possibilità di ricevere finanziamenti da soggetti pubblici e privati.
Si sottolinea l’importanza di rafforzare i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto), connettendoli al tessuto socioeconomico-produttivo di riferimento. Questo approccio favorirà l’innovazione e l’apporto formativo delle imprese e degli enti del territorio.
Tra le competenze specifiche che si prevede di sviluppare vi sono principi e strumenti per la gestione d’impresa, tecniche e strategie di mercato per le imprese del Made in Italy e strumenti per il supporto e lo sviluppo dei processi produttivi e organizzativi delle imprese del Made in Italy.
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