L’Inghilterra vince gli Europei di calcio femminile 2022

di Gaia Piccardi

Kelly decide nel secondo supplementare (2-1 contro la Germania) davanti a 87 mila spettatori: è record per una partita di un Europeo di calcio (anche maschile)

Un anno dopo la lezione ai rigori dell’Italia di Mancini (nel frattempo dissolta, una prece) all’Inghilterra, il calcio lo riportano a casa le ragazze, God save the Queen (che si congratula: «Sarete fonte d’ispirazione per le future generazioni») e Sarina Wiegman, il tecnico olandese che insegnando alle Leonesse a ruggire si annette il secondo Europeo consecutivo con due Nazionali diverse, senza dimenticare la finale al Mondiale 2019 (guidava l’Olanda che eliminò nei quarti la meravigliosa Italia sperimentale di Milena Bertolini, non quell’obbrobrio uscito senza vittorie a Euro 2022), persa dalla superpotenza Usa.

Inghilterra-Germania, un classico anche in rosa, è decisa all’inizio del secondo tempo supplementare (2-1) da un corner che piove molle nell’area tedesca scatenando un mischione su cui Chloe Kelly, attaccante del City con gli artigli verde acqua, è lesta a infilare la punta del piede per battere Frohms. Fin lì grande equilibrio tra due squadre annodate dalla tensione — intuizione di Walsh che buca la Germania, Toone entrata per Kirby brava nel pallonetto (1-0); piattone sinistro di Magull su assist di Wassmuth (1-1) —, in partenza senza stelle del gol: Alessia Russo, tacco delizioso alla Svezia e nonni siciliani, è l’asso nella manica che Wiegman si tiene per la ripresa e Alex Popp, mortifera doppietta alla Francia, è fermata da un guaio muscolare nel riscaldamento. Wembley straripante di tifo (87.192 spettatori, record per una finale dell’Europeo, uomini inclusi) alza il sopracciglio quando esce Mead, capocannoniere con 6 reti, ma l’Inghilterra orange di Sarina non ha problemi a trovare la strada della rete (22 con 8 giocatrici diverse, nemmeno una sconfitta, appena due subite con Spagna e Germania), gli investimenti che dal 2015 hanno trasformato la Premier nel miglior campionato continentale ripagano e Leah Williamson, pilastro delle difesa, ne è la prova vivente: 25 anni, totem dell’Arsenal, con la Nazionale ha attraversato l’arco costituzionale delle giovanili, fino ad arrivare alla fascia di capitano. Prodotto nostrano, come l’erba di Twickenham e le fragole di Wimbledon.

E così, nello stadio della contestata tripletta di Hurst alla Germania Ovest per la Coppa Rimet (correva il ‘66, correva così veloce che quello è tuttora l’unico trofeo tra Mondiali e Europei alzato dall’Inghilterra), 385 giorni dopo lo smacco subito dai Mancini boys, le Leonesse vendicano l’onore ferito dei colleghi sbranando per la prima volta il continente contro la Germania 8 volte regina, dall’1-0 all’Austria alle goleade con Norvegia, Irlanda e Svezia in semifinale è stato un dominio assoluto e Kelly che si toglie la maglia e resta in reggiseno dopo il gol decisivo è sembrata più di una citazione di Brandi Chastain e del celeberrimo spogliarello nella finale del Mondiale ‘99 a Pasadena. La rivolta contro i calzoncini bianchi inadatti durante il ciclo, l’autodeterminazione a suon di reti, la pluralità delle giocatrici a segno fanno dell’Inghilterra la squadra più squadra dell’Europeo. L’Italia, ahinoi, è lontana anni luce.

31 luglio 2022 (modifica il 31 luglio 2022 | 22:34)

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, 2022-07-31 20:58:00, Kelly decide nel secondo supplementare (2-1 contro la Germania) davanti a 87 mila spettatori: è record per una partita di un Europeo di calcio (anche maschile), Gaia Piccardi

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