Liz Truss annuncia le dimissioni: nuova crisi nel governo della Gran Bretagna

di Luigi Ippolito e Redazione Online

La premier lascia dopo sei settimane: «Ho già avvertito il re». E il sindaco di Londra Sadiq Khan: «Ora elezioni». La portavoce del ministero degli Esteri russo: «Sarà ricordata per l’ignoranza catastrofica»

Liz Truss ha annunciato le dimissioni da premier britannica. Il suo governo è durato soltanto 45 giorni. È stato il mandato più breve nella storia del Regno Unito. Sono state settimane di puro caos, dopo la débâcle sulla mini-finanziaria di settembre, del tutto cestinata dopo la reazione più che negativa dei mercati. I bookmaker sono già certi: sarà Rishi Sunak – già Cancelliere dello Scacchiere di Boris Johnson, ossia ministro del Tesoro – a sostituirla.

«Sono entrata in carica in un momento di grande instabilità economica e internazionale — ha detto Liz Truss durante la breve conferenza stampa davanti a Downing Street —. Le famiglie e le imprese erano preoccupate, non sapevano come pagare le bollette. La guerra illegale di Putin in Ucraina minaccia la sicurezza di tutto il nostro continente. E il nostro Paese era stato frenato per troppo tempo dalla bassa crescita economica. Sono stata eletta dal Partito conservatore con il mandato di cambiare questa situazione. Abbiamo lavorato sulle bollette dell’energia e sul taglio dell’assicurazione nazionale. E abbiamo definito una visione per un’economia a bassa crescita fiscale e ad alta crescita, che sfrutterebbe le libertà della Brexit. Riconosco però, data la situazione, di non poter realizzare il mandato per cui sono stata eletta dal Partito conservatore. Ho quindi parlato con Sua Maestà il Re per informarlo che mi dimetto da Leader del Partito Conservatore».

I tories, esponenti del partito che aveva scelto Truss per sostituire Boris Johnson, hanno annunciato di voler completare entro la prossima settimana l’elezione per scegliere la sua erede.

Ma il sindaco di Londra, Sadiq Khan, interpretando la volontà del suo partito, il Labour, ha chiesto che il Paese possa tornare a votare. «Elezioni, subito», ha twittato. «La nostra città, e il nostro Paese, non hanno mai avuto tanto bisogno di un governo guidato dal Labour».

«Verrà ricordata per la sua ignoranza catastrofica», dice la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando le dimissioni di Truss. «La Gran Bretagna non ha mai avuto un primo ministro così imbarazzante».

«È molto importante che la Gran Bretagna trovi stabilità il prima possibile», commenta invece il presidente francese, Emmanuel Macron. «Vogliamo, innanzitutto, stabilità», ha detto Macron incontrando i giornalisti a Bruxelles. «Sul piano personale, sono sempre triste quando un collega se ne va».

Nei giorni scorsi la premier era già stata costretta — per tentare di resistere — a sacrificare il suo maggiore alleato, il cancelliere Kwasi Kwarteng , e sostituirlo con Jeremy Hunt, un moderato che è apparso subito come il vero premier di fatto: una situazione insostenibile.

Come spiegato qui da Luigi Ippolito, l’implosione del governo britannico è avvenuta sotto gli occhi di tutti nel Parlamento di Westminster, dove si è assistito ieri sera a scene caotiche: il governo aveva fatto sapere di considerare una votazione sul fracking, le trivellazioni di profondità, come «un voto di fiducia» e aveva minacciato di sospendere dal partito conservatore quei deputati che si fossero espressi contro; ma quando un corposo numero di onorevoli ha minacciato la ribellione, l’esecutivo è stato costretto a fare marcia indietro, cosa che ha causato le dimissioni immediate dei due capigruppo.

«Dopo stasera — ha detto un alto esponente conservatore al Telegraph — vedremo il caos totale: penso che le prossime 24 ore saranno un inferno per lei».

Di fatto Liz Truss non aveva più una maggioranza su cui contare. E oggi ha dovuto cedere.

Articolo in aggiornamento…

20 ottobre 2022 (modifica il 20 ottobre 2022 | 15:38)

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, 2022-10-20 13:24:00, La premier lascia dopo sei settimane: «Ho già avvertito il re». E il sindaco di Londra Sadiq Khan: «Ora elezioni». La portavoce del ministero degli Esteri russo: «Sarà ricordata per l’ignoranza catastrofica», Luigi Ippolito e Redazione Online

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