Lombardi (M5S): «L’inceneritore? Pd novecentesco. Scelga tra noi e chi guarda a destra»

di Maria Egizia FiaschettiL’assessora regionale del Lazio alla Transizione ecologica: «I poteri speciali sui rifiuti creano un precedente pericoloso. La giunta Raggi aveva incontrato enormi difficoltà con la macchina amministrativa ma non significa che il modello di economia circolare non funzioni» Pubblico e privato vanno a braccetto nell’esperienza di Roberta Lombardi, assessora alla Transizione ecologica del Lazio, contraria all’inceneritore da 600 mila tonnellate di rifiuti che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, vuole realizzare entro il Giubileo 2025: «Non sono sposata, scelgo il mio compagno ogni giorno e in politica mi aspetto che i partner con i quali condivido il percorso mi diano le motivazioni per decidere di continuare: rispetto reciproco e la voglia di mettersi in gioco per un posizionamento progressista». Assessora Lombardi, Beppe Grillo reputa «insensata» la scelta del governo di delegare al sindaco di Roma poteri speciali sui rifiuti e considera il termovalorizzatore «la negazione dell’economia circolare»: qual è la sua posizione? «La norma sui poteri speciali mi ha colpita per il metodo, crea un precedente pericoloso. Il commissariamento può avvenire di fronte a un’emergenza, ma non è questo il caso, o per inadempimenti da parte della Regione, che però ad agosto 2020 ha varato il nuovo Piano dei rifiuti con un impegno politico preciso sul divieto di nuovi inceneritori. Con la norma sui poteri speciali si sta bypassando la volontà di un organo elettivo e imponendo un impianto contrario alle scelte dei rappresentanti del popolo». Giuseppe Conte si è detto «inflessibile» sul no al termovalorizzatore, argomento divisivo che rischia di logorare l’alleanza con i dem: teme che lo scontro sui rifiuti possa destabilizzare anche il «campo largo» della giunta Zingaretti alle prossime elezioni regionali nel 2023? «Su innovazione, smart working, economia circolare il Pd ha ancora una visione novecentesca. Forse dovrebbe decidere se vuole spostare il baricentro verso l’ala progressista, la nostra, o su quella più conservatrice di Matteo Renzi e Carlo Calenda che strizza l’occhio al centrodestra. Per le regionali prendessero una decisione, il che non significa escludere il campo largo ma decidere su quali temi convergere: a noi non interessano le alleanze elettorali, ma programmatiche». Con Gualtieri vi siete impegnati a portare avanti il dialogo per trovare un punto di mediazione sul termovalorizzatore: il sindaco si è esposto, starebbe anche valutando l’ipotesi di lanciare un referendum tra i romani, come pensa di convincerlo? «L’obiettivo massimo sarebbe non utilizzare una tecnologia, per quanto avanzata, che vada a incenerire creando una serie di problemi come lo sperpero di materie prime e residui importanti sul terreno e nell’aria. Una soluzione intermedia, della quale si è iniziato a parlare, potrebbe essere la raccolta differenziata porta a porta spinta accanto a una rete di impianti che consenta di separare e recuperare il più possibile. In Italia ci sono esempi, come il consorzio del Trevigiano che gestisce i rifiuti di 39 comuni, che arrivano al 90 per cento di differenziata: per il 10 per cento residuo dovremmo adottare le migliori pratiche indicate dall’Europa». Nei cinque anni di governo M5S a Roma la differenziata si è fermata al 46 per cento, mentre l’obiettivo era il 70 per cento, e non sono stati ancora realizzati i due biodigestori di Cesano e Casal Selce: come lo spiega? «Registro che la giunta Raggi ha incontrato enormi difficoltà nella gestione della macchina amministrativa e delle aziende partecipate: ostacoli esogeni ed endogeni che hanno avuto un riverbero su tutto il M5S e che abbiamo pagato con la sconfitta elettorale, ma questo non significa che il modello di economia circolare non funzioni». Per le regionali il Pd guarda anche a Calenda, che ritiene il Movimento prossimo alla scomparsa e chiude in maniera categorica all’ipotesi di una convergenza elettorale: «Mai con i Cinque stelle». «Veramente Calenda ha un problema con noi, è ossessionato… Non passa giorno che non faccia un tweet contro di noi…». 10 maggio 2022 (modifica il 10 maggio 2022 | 08:15) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-10 09:58:00, L’assessora regionale del Lazio alla Transizione ecologica: «I poteri speciali sui rifiuti creano un precedente pericoloso. La giunta Raggi aveva incontrato enormi difficoltà con la macchina amministrativa ma non significa che il modello di economia circolare non funzioni», Maria Egizia Fiaschetti

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