Luca Serianni, un anno fa morì il linguista che disse: Chi sceglie di fare il docente non può avere il lusso di essere pessimista

Un anno fa, il 21 luglio 2022, è scomparso il noto linguista e filologo Luca Serianni, tre giorni dopo essere stato investito da un’automobile a Ostia, non lontano dalla sua abitazione, mentre attraversava sulle strisce pedonali. Purtroppo lo studioso è andato subito in coma, senza più riprendersi.

Come ricorda Treccani Serianni era attivo su vari fronti, dalla scuola alla promozione della diffusione dell’italiano all’estero, aveva fatto in tempo a vedere realizzato il MUNDI, il Museo nazionale dell’italiano, nell’ex monastero della Santissima Concezione, all’interno del complesso di S. Maria Novella a Firenze, un progetto a cui teneva molto, che perseguiva fin dai primi anni Duemila, e per il quale aveva coordinato un gruppo di lavoro che comprendeva rappresentanti dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, dell’Accademia della Crusca, dell’Accademia dei Lincei, della Società Dante Alighieri, dell’Associazione per la Storia della Lingua Italiana.

Il congedo alla Sapienza

Serianni più volte si è concentrato su temi cari alla scuola e all’insegnamento: per la sua lezione di congedo all’Università Sapienza di Roma aveva scelto proprio il tema dell’insegnamento, dicendo le seguenti parole ai suoi studenti: “Chi sceglie di fare l’insegnante non può permettersi il lusso di essere pessimista, perché ogni allievo è una risorsa preziosa”. Insomma, con queste parole lo studioso ha lasciato intendere che a suo avviso non bisogna mai smettere di credere nei propri studenti e nelle loro potenzialità, mai smettere di impegnarsi per garantire loro, tra le mille difficoltà e i mille ostacoli, un’istruzione adeguata.

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