Macron vince solo tra gli over 60, i più giovani con Mélenchon e Le Pen: il voto alle elezioni in Francia, per età

di Fabio Savelli

I dati di Ipsos France attribuiscono al presidente uscente il pieno di preferenze tra i pensionati; il candidato di estrema sinistra trionfa tra gli under 35, e Le Pen nelle fasce di mezzo. Altissima l’astensione nelle fasce d’età più basse

L’analisi sociologica del primo turno delle elezioni presidenziali francesi — vinto da Emmanuel Macron, che al ballottaggio vivrà una riedizione della sfida di 5 anni fa con Marine Le Pen — riserva alcune sorprese.

Scomponendo gli elettori per fascia d’età, secondo i dati di Ipsos France, si scopre che il presidente Emmanuel Macron primeggia col 41% delle preferenze tra gli over 70, ne ottiene il 30% tra i 60-69 anni, mentre scende sensibilmente, sotto il 25%, dunque meno della soglia del 28% ottenuta nel complesso, nelle categorie 50-59 (24%), 35-49 (24%), 25-34 anni (23%) e 18-24 anni (20%).Dunque il leader di En Marche! l’ha spuntata al primo turno grazie all’effetto trascinamento del voto degli over 60 in cui stacca l’avversaria Marine Le Pen.

In tutte le altre fasce d’età la tendenza s’inverte: Macron insegue la candidata di Rassemblement National.

Tra gli under 35, invece, è Jean-Luc Mélenchon a prevalere, con oltre il 30% dei voti. Il leader di France Insoumise scende al 22% tra gli elettori tra i 35 e i 60 anni, al 17% tra quelli tra i 60 e i 69 anni, dunque meno della percentuale ottenuta nel complesso.

Interessante anche il ragionamento sugli astenuti, una disaffezione molto alta questa volta al processo di partecipazione democratica. Se la proporzione di uomini (27%) e donne (25%) è sostanzialmente la stessa, misuriamo un differenziale di mobilitazione molto più marcato in base all’età degli elettori. Quasi la metà dei 18-24enni (42%) e dei 25-34enni (46%) non ha votato. Dunque molti giovani hanno preferito non andare alle urne. Contro il 22% dei 35-49enni, il 20% dei 50-59enni, il 12% dei 60enni -69 anni e il 23% di quelli con più di 70 anni.

In termini di categorie socio-professionali un lavoratore su tre (33%) ha evitato le urne, a fronte del 26% dei dirigenti , del 27% delle professioni intermedie e dei dipendenti. Nel complesso dei dipendenti meno disillusi gli statali (25%) rispetto ai dipendenti privati (31%) , anche se le proporzioni restano elevate in entrambi i casi.

Anche stavolta si conferma il dato di censo. Secondo il quale l’astensione è inversamente proporzionale al livello di reddito: 23% di astensione nelle famiglie con reddito netto mensile superiore a 3.000, 25% nella categoria tra i 2.000- 3.000, il 29% nella categoria tra 1.250- 2.000 euro, il 34% tra i più disagiati. La vicinanza politica conferma un differenziale di mobilitazione favorevole al presidente uscente: il 16% degli elettori che avevano scelto Emmanuel Macron al primo turno nel 2017 si è astenuto quest’anno, rispetto al 19% tra gli elettori di Jean-Luc Mélenchon del 2017 e al 21% del primo turno del 2017 di Marine Le Pen. Allo stesso tempo chi si dice «soddisfatto della propria vita» si è astenuto per il 23%, contro il 29% di chi è «non soddisfatto».

11 aprile 2022 (modifica il 11 aprile 2022 | 11:26)

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, 2022-04-11 14:20:00, I dati di Ipsos France attribuiscono al presidente uscente il pieno di preferenze tra i pensionati; il candidato di estrema sinistra trionfa tra gli under 35, e Le Pen nelle fasce di mezzo. Altissima l’astensione nelle fasce d’età più basse, Fabio Savelli

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