Mago Forest: I miei erano poveri e ridere non costa … così ho imparato

di Renato Franco

Il debutto con Arbore, la Gialappa e poi il successo a Lol: Mio padre era carpentiere, a 95 anni fa ancora battute sferzanti. Io due volte a Sanremo? Baglioni si era dimenticato di avermi gi invitato l’anno prima

Una geometria asimmetrica, una visione paradossale, lo sguardo dispari e trasversale, il Mago Forest (all’anagrafe Michele Foresta) riveste il reale con la sua comicit che vola tra i cieli rarefatti dell’assurdo. Un fenomeno, tanto da Fabio Fazio dove ospite irrinunciabile, quanto in Lol. Nello show di Prime Video si presentato come Re magio in versione natalizia su cammello gonfiabile che porta oro incenso e soprattutto birra. Dopo 20 minuti che si aggirava cos conciato per lo studio ha estratto battute dal cappello del surreale: Devo dare una brutta notizia a chi si affezionato: il cammello finto. Poi ha fulminato Frank Matano per come era vestito: Durante la settimana della moda ti fanno andare a firmare in Questura. Ha sparato seriamente scemenze d’autore: Ho vinto tre volte il palio di Siena, ma come cavallo.

L’attitudine alla comicit da dove nasce?
Vengo da una famiglia modesta, pap carpentiere e mamma casalinga, eravamo poveri ma non ci mai mancato niente. Soprattutto la casa sempre stata piena di senso dell’umorismo, mio pap ha 95 anni e ancora adesso fa battute sferzanti. Si rideva e si ride sempre. Spesso nelle famiglie del sud quando c’ poca roba l’intrattenimento te lo devi fabbricare da solo.

Con il suo diploma ha ucciso lo stereotipo del ragioniere…
I miei insistevano perch studiassi, per l’epoca andare alle superiori dopo le medie era gi studiare… Al mio paese, Nicosia, ragioneria valeva come frequentare l’universit. Scelsi a caso un istituto commerciale e il segretario mi chiese se preferivo ragioneria o geometra. Una domanda a bruciapelo che non mi aspettavo. Mi venne in mente che di fronte a casa mia abitava un ragioniere che aveva la villetta con la palma, il garage, le figlie carine… e allora ho risposto subito: ragioneria!.

La gavetta?
Ho cominciato con un mago sensitivo in radio, una parodia. I disperati in amore o nel lavoro telefonavano e io non davo speranze… Poi mi sono appassionato ai giochi di prestigio e ho iniziato a scherzare anche su quelli. Ho frequentato la scuola di mimo, e tra i primi numeri ne avevo uno muto da mago, copiavo Mac Ronay, un francese dall’aria sempre alticcia. Pensi che sono iscritto all’Enpals come mimo tersicoreo, mi daranno la pensione come ballerino, forse in dracme….

La svolta professionale arriva con Arbore…
Ero un ragazzino e sono finito a fare un provino per Indietro Tutta perch un altro comico mi chiese se volevo andare al posto suo. Arbore lo ascoltavo fin da adolescente, appendevo una radio verde a un albero per seguire Alto Gradimento , poi impazzivo per Quelli della notte, che stato rivoluzionario. Quando iniziai a lavorare per lui ero acerbo, impreparato, ma Arbore cap che potevo funzionare. stata la mia prima pacca sulle spalle per dire che forse ero sulla strada giusta. Lui era tutto vestito di bianco, lo guardavo con ammirazione; ero in soggezione. Soggezione per non la parola giusta, ma purtroppo ora non ho portato con me il dizionario dei sinonimi e dei contrari.

A Indietro Tutta ha incontrato anche Nino Frassica, parlate lo stesso linguaggio comico…
L’ho conosciuto l, siamo rimasti amici, ho lavorato con lui. All’inizio ero il suo ragazzo di bottega, ho imparato tantissimo, ho assorbito, uno dei pochi che nonostante la lunga carriera riesce ancora a essere spiazzante. Quando chiede come facevano di cognome Adamo ed Eva vorrei entrare nel suo cervello per capire come gli vengono.

Il pubblico che si aspetta di ridere davanti allo spettacolo di un comico quanta ansia mette?
Non poca ansia, tanta. Billy Crystal dice che se sei gi famoso parti avvantaggiato ma quando sei sul palco poi meglio se fai ridere. Insomma aiuta… Con l’ansia ci convivo preparandomi ad oltranza, cerco di avere una rete di protezione. Tutti, anche quelli piu bravi, improvvisano solo il 5% in uno spettacolo….

L’improvvisazione come si prepara invece?
Essere informati serve… Ad esempio se tutte le settimane leggi 7 del Corriere conosci l’attualit ed pi facile improvvisare… .

La partner inaspettata della sua carriera invece Cristina D’Avena, avete lavorato insieme tre anni nella serie Cri Cri .
Mi aveva tirato dentro un amico con cui giocavo a pallone al parco Sempione. Interpretavo un mago malato e un po’ fallito, insomma ho precorso i tempi… Erano gli Anni 90, lei oltre a essere la cantante delle sigle, faceva delle serie seguitissime. A quei tempi era come lavorare con Lady Gaga o Shakira.

La Gialappa?
Ho lavorato con loro una decina d’anni, in tanti Mai dire… declinati in tutte le forme; li seguivo dai tempi in cui c’erano Teocoli, Littizzetto, Gene Gnocchi, Aldo Giovanni e Giacomo, avrei fatto carte false per lavorare con loro, poi successo in modo naturale. Mi hanno fatto sentire a volte il quarto gialappo, altre la settima letteronza. E siamo diventati amici, amici veri. Sono testimone di nozze di Marco, ho celebrato il matrimonio di Giorgio in Comune a Milano, ho chiesto in Curia che quando sar il momento dell’estrema unzione vorrei che me la desse il signor Carlo….

Fan di Abatantuono e poi un film insieme, Improvvisamente Natale …
Il filo rosso della mia carriera che ho lavorato con tutti quelli che ammiravo davvero, Arbore, Frassica, la Gialappa… Ho passato un mese tutte le sere a cena con Diego, un’esperienza che auguro a tutti. Quando dicono che nella vita i comici sono tristi dovrebbero mettere una telecamera nascosta a casa di Diego.

Sempre su Prime Video tra i protagonisti di Lol Xmas Special : le ha dato pi soddisfazione vincere o arrivare alla fine?
Beh l non vince il pi bravo, ma il pi pirla. Infatti pensavo vincesse Matano. Solo che lui ride sempre. Soffre di una malattia rara che se non ride muore.

LA MIA VITTORIA A LOL? LI’ NON CONTA CHI IL PIU’ BRAVO MA CHI E’ IL PIU’ PIRLA. FRANK MATANO RIDE SEMPRE, SE NON LO FA MUORE.

Qual il segreto del format?
Sarebbe bello saperlo… la tv un po’ una giungla ma quando si incontrano animali della stessa razza, come in questo caso la razza dei comici, se metti quelli giusti nell’ambiente giusto viene qualcosa di bello. Mi sembrava di essere brillo, con gli amici, in una baita dove succede di tutto.

Il politicamente scorretto il killer della comicit?
Il mestiere della comicit superare i paletti, fare qualcosa di inaspettato. Se non uccidi nessuno bello fare qualcosa che va oltre. Anche a me capitato di fare battute scorrette sul mondo della prostituzione, il mio presentatore il peggio di quello che un uomo potrebbe essere. Capisco la nuova coscienza culturale, ma chi difende il proprio territorio alla fine diventa la parodia di s stesso, si finisce al paradosso comico del principe che bacia la Bella Addormentata senza il suo consenso. La comicit deve essere un porto franco e chi ascolta deve capire che il comico non un telegiornale, il suo mestiere rifiutare la prevedibilit. Penso che sia venuto il momento che la satira venga protetta dall’Unesco.

stato due volte a Sanremo…
Ci sono stato due anni di fila con Baglioni: si era chiaramente scordato che c’ero anche l’anno prima e mi ha chiamato di nuovo.

26 gennaio 2023 (modifica il 26 gennaio 2023 | 20:54)

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