Maltempo, il ciclone Attila colpisce mezza Italia: neve, rischio valanghe, allagamenti e raffiche di vento

di Carlotta Lombardo

Allerta rossa in Abruzzo e gialla tra Umbria e Toscana ma il maltempo colpisce anche la l’Emilia Romagna, il Veneto, la Campania e la Sicilia. Interventi dei mezzi spalaneve per liberare le strade

Allerta rossa in Abruzzo, gialla per nevicate sull’A1 tra Umbria e Toscana, maltempo nel Salernitano, allagamenti per mareggiate a Marina di Ravenna, rischio di acqua alta a Venezia. Il ciclone Attila sta causando una fase di intenso maltempo sull’Italia. Il meteo pi capriccioso, in queste ore, lo registriamo su alcuni tratti del Nord specie tra basso Veneto ed Emilia Romagna dove la neve sta cadendo fino a quote molto basse, localmente anche su alcuni tratti di bassa collina. Altre piogge vengono segnalate in Toscana, sul nord della Sardegna, sulla Sicilia e sull’area del basso Tirreno, avverte il meteorologo Stefano Rossi, de Ilmeteo.it. Oltre alle precipitazioni, gi dalle prossime ore soffieranno anche forti e freddi venti che sferzeranno il Paese con raffiche fino a quasi 80 km/h mettendo a rischio molte aree almeno fino a domani.

In Abruzzo -15 gradi e rischio valanghe in quota

Nelle zone interne dell’Abruzzo tanta neve e temperature fino a 15 gradi sotto lo zero: alle 08.45 la colonnina di mercurio ha fatto registrare infatti a Pescocostanzo la temperatura di -15,3C. Non solo. A causa del maltempo alcune strade sono chiuse ed stato lanciato l’allarme di rischio valanga in quota. Inoltre, lungo la costa le violente mareggiate hanno cancellato spiagge minacciando case e stabilimenti. La criticit — avverte il Centro Funzionale d’Abruzzo della Protezione civile — elevata e l’allerta rossa per rischio valanghe su quattro delle cinque zone di allerta abruzzesi tenuto conto del Bollettino Valanghe emesso in data odierna dal Servizio Meteomont dell’Arma dei Carabinieri. In particolare la criticit elevata riguarda le aree Gran Sasso Est, Gran Sasso Ovest, Maiella e Parco Nazionale d’Abruzzo, mentre prevista criticit moderata – codice arancione per l’area di rischio Velino-Sirente. Anche per oggi era stata segnalata l’allerta rossa per le stesse quattro zone.

In Toscana nevica copiosamente (e interviene la Protezione Civile)

Per garantire la viabilit, la Protezione Civile sta operando in Toscana dove nevica copiosamente sui rilievi dell’Appennino, Casentino e Alto Mugello. Lo rende noto il presidente della Regione su Telegram : Nevicate fino ai 200 metri di quota. Fiocchi anche ad Arezzo, Volterra (Pisa) e nel Chianti, obbligo dotazioni invernali e prudenza. In particolare, su Casentino e Valtiberina, in montagna, la neve ha raggiunto i 40 centimetri. Per intervenire nella pulizia delle strade come spalaneve e per la distribuzione del sale contro il gelo sono stati invece mobilitati i trattori degli agricoltori della Coldiretti in Abruzzo, Marche, Molise, Basilicata e Calabria e su settori di Emilia Romagna (a Cesenatico, questa mattina, + stata registrata tra l’altro una forte scossa di terremoto di magnitudo 3,5 ), Umbria, Campania e Puglia.

Mareggiate e allagamenti a Marina di Ravenna

Lungo la via Molo Dalmazia, a Marina di Ravenna, le mareggiate hanno provocato forti allagamenti. Squadre di volontari e camion sono dovute intervenire con sacchi di sabbia nella rampa di accesso del traghetto, di cui stato sospeso il servizio per motivi precauzionali. A darne notizia stato il Comune di Ravenna, che la scorsa notte ha attivato il Centro operativo comunale e sta monitorando la situazione anche con l’apporto della Polizia locale e dei volontari di protezione civile gi dislocati lungo la costa fin dalle prime ore del mattino. Sempre sul litorale, a Casalborsetti, si allagata l’area del poligono militare ed stata chiusa via Della Cooperazione in quanto l’acqua ha invaso la sede stradale.

A sud di Salerno mezzi spargisale e spalaneve

Ma il maltempo non allenta la morsa nemmeno nel Vallo di Diano e nel Tanagro, a sud di Salerno. Dopo le abbondanti piogge, la notte scorsa si sono registrate precipitazioni nevose che hanno interessato diversi comuni montani del territorio senza creare, per fortuna, eccessivi disagi. I centri pi colpiti sono stati Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana e Caggiano. In quest’ultimo comune scattato il piano neve: da ore sono al lavoro i mezzi spargisale e spalaneve per liberare le arterie principali. Nel Vallo di Diano, con il monumentale complesso della Certosa di San Lorenzo, a Padula, oggi ricoperto di neve, le precipitazioni piovose dei giorni scorsi stanno creando non pochi disagi: restano completamente allagati diversi ettari di terreno a seguito delle esondazioni di torrenti e affluenti del fiume Tanagro e resta completamente isolata l’area industriale di Teggiano con le strade di collegamento del tutto impraticabili.

Ginostra: il mare spazza via l’opera di messa in sicurezza

Per la messa in sicurezza del costone fronte mare sul quale si poggia ampia parte dell’abitato di Ginostra bisogner ricominciare tutto daccapo. I lavori minimi, realizzati, sino a questo momento, dall’impresa Vi.D.R. di Catenanuova, che si aggiudicata l’appalto, finanziato con 3.800.000 euro dal Dipartimento nazionale della Protezione civile, nell’ambito dell’emergenza Stromboli 2019, sono stati spazzati via dai marosi che, in questi giorni, hanno flagellato la zona. In mare finito anche il materiale che era stato depositato dalla ditta per proseguire nell’intervento, tra l’altro fermo, ormai da qualche mese. Le onde, non solo hanno vanificato quanto gi realizzato ma hanno continuato a scavare ai piedi del costone. Il tipo di intervento previsto stato da sempre contestato dagli abitanti del borgo, attraverso il comitato Per Ginostra, in quanto non ritenuto efficace e risolutivo della problematica. Il borgo, al momento, continua a restare isolato, mentre l’abbassamento delle temperature ha generato la prima nevicata dell’anno sul monte Fossa delle Felci di Salina.

A Venezia attesa l’acqua alta (e si attiva il Mose)

Il sistema Mose stato attivato oggi a tutte le bocche del porto di Venezia, in previsione di un’acqua alta che potrebbe raggiungere nella citt lagunare gli 80 centimetri. Il 22 novembre la marea era salita a quote record tra le 10.30 e le 10.40: 204 centimetri alla bocca di porto di Malamocco, la prima volta di una marea superiore ai due metri, e il Mose aveva salvato la citt da un’acqua alta che sarebbe stata devastante, quasi al livello di quella del 12 novembre 2019, che raggiunse i 187 centimetri allagando l’intero centro storico e causando centinaia di milioni di euro di danni, e addirittura degli storici 194 centimetri del 1966, il disastro nell’immaginario collettivo di tutti i veneziani che c’erano all’epoca.

22 gennaio 2023 (modifica il 22 gennaio 2023 | 13:17)

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